Il
Consiglio comunale di Milano ha approvato l’adozione del
Piano Aria clima, strumento che consentirà alla città di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea sulla neutralità carbonica,
cioè il percorso verso una città libera dalla CO2.
Si tratta di un piano articolato in 49 azioni concrete di trasformazione e Milano è il primo Comune italiano a dotarsi di questo strumento programmatico, definito su fasi temporali a medio e lungo termine con scadenze precise al 2025, 2030 e 2050.
Il Piano è diviso in cinque ambiti – salute, connessione e accessibilità, energia, temperatura e consapevolezza – e per ciascun ambito vengono pianificate azioni tese a una maggiore qualità della vita in città, all’abbattimento delle emissioni inquinanti, al raggiungimento della neutralità carbonica, al contenimento del surriscaldamento terrestre, all’economia circolare.
Tra i principali obiettivi il dimezzamento del traffico veicolare (riferito solo alle automobili) grazie alla realizzazione – sul fronte del trasporto pubblico – del 55% di chilometri in più rispetto a oggi di metropolitana e metrotranvie entro il 2030 (ovvero passando dagli attuali 127 chilometri a 195 chilometri) e di altri 60 chilometri nei 15 anni successivi; per quanto riguarda la mobilità alternativa e sostenibile, potenziamento della ciclabilità attraverso nuovi percorsi (100 chilometri in realizzazione in 12 mesi tra il 2020 e il 2021) e diffusione delle zone 30 (più che raddoppiate in un anno); sul fronte degli spazi pubblici, previsto un piano parcheggi per residenti in strutture verticali sotto o sopra terra e potenziamento dei parcheggi di interscambio, così da restituire alla collettività ampie porzioni di strada con maggiore sicurezza, vivibilità, distanza dalle fonti di inquinamento e verde; infine, un piano per la logistica merci, su approvvigionamento e spostamenti in città.
Viene posto
l’obiettivo del raggiungimento del 75% al 2028 per quanto riguarda la porzione di rifiuti riciclata (oggi Milano è al 62%, tra le cinque migliori grandi città al mondo), la produzione di calore per riscaldamento sulla quota restante e la trasparenza della filiera nelle linee della gara per il servizio rifiuti.
Tra le azioni
anche un piano contro lo spreco di cibo che prosegue le azioni già avviate di Food policy.Sul tema dell’efficientamento energetico degli edifici, gli obiettivi partono dall’edilizia popolare comunale – con l’abbattimento al 50% dei consumi di combustibile e un piano di manutenzione che riduca le spese per gli inquilini – e dall’edilizia scolastica. Realizzazione di tetti verdi, che passeranno dagli attuali mille metri quadri a 10mila sugli edifici comunali. E per quanto riguarda l’edilizia privata, il PAC prevede incentivi equi per fasce di popolazione fragile economicamente al fine di incentivare il cambio di caldaie e la coibentazione degli edifici.
Obiettivi di indirizzo rilevanti anche in merito all’aumento di utilizzo di energia da fonti rinnovabili: posa di nuovi pannelli solari per 60mila metri quadri e azioni condivise tra
Comune e A2a per l’accelerazione della produzione di energia pulita, verso la neutralità dal carbonio.Fra gli obiettivi del Piano anche la forestazione urbana per passare da 480.000 a 700.000 alberi con 220.000 nuovi alberi al 2030.
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