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Il 24 maggio è l'Overshoot day dell'Italia: abbiamo finito le risorse di quest'anno

Pubblicato il: 24/05/2018
Autore: Redazione GreenCity
WWF: "Oggi meno di un quarto della superficie delle terre emerse del Pianeta resta libero da impatti umani".
Oggi, 24 maggio, secondo i calcoli del Global Footprint Network, se tutta la popolazione mondiale avesse gli stessi livelli di consumo degli italiani, per l'umanità sarebbe il giorno del sovrasfruttamento (Overshoot) delle risorse della Terra. Per il WWF Italia, che ha introdotto nel nostro Paese il concetto dell’impronta ecologica, si tratta di un altro forte segnale di preoccupazione, oltre che un chiaro avvertimento per le politiche che il nuovo governo dovrà intraprendere sul tema dello sviluppo sostenibile, centrale per il nostro futuro. 
I recenti rapporti dell’Intergovernamental Science Policy Platform on Biodiversity ed Ecosystem Services sono stati molto chiari sul fatto che la pressione umana sulle risorse della Terra ha ormai raggiunto livelli insostenibili, mettendo a rischio il futuro dell’umanità.
Oggi meno di un quarto della superficie delle terre emerse del Pianeta resta libero da impatti umani: solo gli ambienti di zone umide hanno subito una perdita dell’87% negli ultimi 300 anni e del 54% dal 1900.
Il degrado dei suoli mondiali sta deteriorando il benessere di almeno 3,2 miliardi di esseri umani. Le ultime valutazioni dell’IPBES rispetto ai costi economici della perdita di biodiversità e dei servizi ecosistemici che ne derivano, vengono stimati in oltre il 10% del prodotto globale lordo del mondo. In Italia il consumo di suolo ha fatto si che circa 23mila chilometri quadrati del territorio siano ormai persi con i loro rispettivi servizi ecosistemici, e che si sia passati dal 2,7% di suolo consumato negli anni ‘50 al 7% nel 2016. Il suolo, poi, si sta trasformandio con una velocità che viene stimata in 3 metri cubi al secondo (dati ISPRA 2017).

overshoot

Un lavoro scientifico apparso sull’ultimo numero della rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” ha realizzato un calcolo della biomassa presente nel mondo, cioè della presenza della massa di tutti gli organismi viventi sul Pianeta e il dato che riguarda la biomassa umana e quella degli animali utilizzati per la zootecnia, supera di più di 20 volte la biomassa dei mammiferi selvatici; un dato simile vale anche per la biomassa di polli, oche ed altri uccelli da allevamento, rispetto a quelli selvatici.
È ormai evidente che le nostre società devono cambiare rotta al più presto”, dichiara il Direttore scientifico del WWF Italia Gianfranco Bologna, che conclude: “Il capitale umano e il capitale naturale sono strettamente legati e gli effetti che possiamo provocare indebolendo e distruggendo il capitale naturale possono essere devastanti per tutta l’umanità. Per questo il WWF usa lo slogan SAVE THE NATURE, SAVE THE HUMANS”.

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Categorie: Ambiente

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