Al via
Appennino Bike Tour, la più grande pedalata ecologica d'Italia con staffetta istituzionale dei Sindaci che porteranno il drappo tricolore da Municipio a Municipio lungo tutta la dorsale appenninicia unendo l'Italia da Nord a Sud
con l'obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio e rilanciarne il patrimonio ambientale.
Inizia il 15 luglio da Altare in Provincia di Savona, dall’Appennino ligure, e
termina il 25 agosto ad Alia in provincia di Palermo. Un Giro d’Italia sui generis, lungo più di 2600 chilometri, attraverso 14 Regioni e 25 Parchi nazionali e regionali.
La staffetta istituzionale
con il passaggio del drappo tricolore tra i rappresentanti dei 296 Comuni attraversati sarà coordinata del team di Vivi Appennino sull'ammiraglia Mitsubishi OutlanderPHEV, il primo veicolo ibrido plug-in a trazione integrale permanente
con due unità elettriche che può ricaricarsi da solo quando è in movimento ma anche da fermo o con presa elettrica. Un viaggio nel rispetto dell'ambiente che vedrà utilizzare l'ammiraglia
Outlander PHEV come una normale auto elettrica, che mediamente percorre circa 52 km.
Ai Sindaci che saliranno in sella saranno messe a disposizione
le bici a pedalata assistita Wayel e Italwin prodotte da FIVE, Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici, ed occhiali e casco protettivo Bollè, gli stessi del 100° Giro d'Italia. Potranno liberamente unirsi al Giro con la propria bicicletta (mtb, e-bike, bici da corsa) associazioni, pro-loco, gruppi sportivi, ciclisti professionisti ed amatoriali.
“Questa iniziativa –
spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è un grande racconto educativo e ambientale dell’Italia della biodiversità, che spero possa diventare ‘virale’ in tutto il Paese. L’Appennino attraversa e unisce l’Italia: un viaggio in bicicletta dal nord al sud ci aiuterà a raccontarne il grande valore naturale e le sue potenzialità di sviluppo. Di fronte a noi – aggiunge il ministro – c’è una profonda sfida che riguarda questi territori, i suoi splendidi comuni, i 25 Parchi nazionali e regionali che lo rendono unico al mondo: scegliamo– conclude Galletti – di promuovere l’Appennino come destinazione, come luogo del turismo sostenibile e non dello spopolamento, del rilancio socio-economico e non della crisi aggravata dai danni del sisma”.
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