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Rifiuti di plastica: l'UE prepara una strategia comune

Pubblicato il: 17/01/2018
Autore: Redazione GreenCity
La strategia è intesa a proteggere l'ambiente dall'inquinamento da plastica e a promuovere al contempo la crescita e l'innovazione, trasformando così una sfida in un programma positivo per il futuro dell'Europa.
Ogni anno gli europei generano 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, ma meno del 30 % è raccolta per essere riciclata. Nel mondo, le materie plastiche rappresentano l'85 % dei rifiuti sulle spiagge. Le materie plastiche raggiungono anche i polmoni e le tavole dei cittadini europei, con la presenza nell'aria, nell'acqua e nel cibo di microplastiche i cui effetti sulla salute umana restano sconosciuti. 
Ai sensi dei nuovi piani voluti dalla Commissione Europea, tutti gli imballaggi di plastica sul mercato dell'UE saranno riciclabili entro il 2030, l'utilizzo di sacchetti di plastica monouso sarà ridotto e l'uso intenzionale di microplastiche sarà limitato.
Frans Timmermans, primo vicepresidente responsabile per lo sviluppo sostenibile, ha dichiarato: "Se non modifichiamo il modo in cui produciamo e utilizziamo le materie plastiche, nel 2050 nei nostri oceani ci sarà più plastica che pesci. Dobbiamo impedire che la plastica continui a raggiungere le nostre acque, il nostro cibo e anche il nostro organismo. L'unica soluzione a lungo termine è ridurre i rifiuti di plastica riciclando e riutilizzando di più. Si tratta di una sfida che i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche devono affrontare insieme. Con la strategia dell'UE sulla plastica stiamo inoltre propugnando un nuovo modello di economia più circolare. Occorre investire in nuove tecnologie innovative che proteggano i nostri cittadini e mantengano il nostro ambiente sicuro, senza farci rinunciare alla competitività della nostra industria."
La strategia sulla plastica di cambierà la progettazione, la realizzazione, l'uso e il riciclaggio dei prodotti nell'UE: troppo spesso il modo in cui le materie plastiche sono attualmente prodotte, utilizzate e gettate non permette di cogliere i vantaggi economici derivanti da un approccio più circolare e arreca danni all'ambiente. Il duplice obiettivo è quello di tutelare l'ambiente e, al tempo stesso, di porre le basi per una nuova economia delle materie plastiche, in cui la progettazione e la produzione rispettano pienamente le necessità del riutilizzo, della riparazione e del riciclaggio e in cui sono sviluppati materiali più sostenibili.
All'interno di questo quadro, l'Unione europea:

  • Renderà il riciclaggio redditizio per le imprese: saranno sviluppate nuove norme sugli imballaggi al fine di migliorare la riciclabilità delle materie plastiche utilizzate sul mercato e accrescere la domanda di contenuto di plastica riciclata. Con l'aumento della plastica raccolta, si renderebbe necessaria la creazione di impianti di riciclaggio perfezionati e con una capacità maggiore, oltre a un sistema per la raccolta differenziata e lo smistamento dei rifiuti in tutta l'UE migliore e standardizzato. In questo modo sarà possibile risparmiare circa un centinaio di euro per tonnellata raccolta e si creerà inoltre valore aggiunto per un'industria delle materie plastiche più competitiva e resiliente.
  • Ridurrà i rifiuti di plastica: la normativa europea ha già determinato una significativa riduzione dell'uso di sacchetti di plastica in diversi Stati membri. I nuovi piani si concentreranno ora su altri prodotti di plastica monouso e attrezzi da pesca, sostenendo campagne di sensibilizzazione nazionali e determinando l'ambito di applicazione delle nuove norme che saranno proposte a livello di UE nel 2018 sulla base di una consultazione delle parti interessate e di studi scientifici. La Commissione adotterà inoltre nuove misure per limitare l'uso delle microplastiche nei prodotti e stabilire l'etichettatura delle plastiche biodegradabili e compostabili.
  • Fermerà la dispersione di rifiuti in mare: nuove disposizioni relative agli impianti portuali di raccolta si concentreranno sui rifiuti marini nelle acque prevedendo misure intese a garantire che i rifiuti generati a bordo di imbarcazioni o raccolti in mare non siano abbandonati, ma riportati a terra e lì adeguatamente gestiti. Sono inoltre comprese misure volte a ridurre l'onere amministrativo che grava sui porti, le navi e le autorità competenti.
  • Orienterà gli investimenti e l'innovazione: la Commissione fornirà orientamenti alle autorità nazionali e alle imprese europee su come ridurre al minimo i rifiuti di plastica alla fonte. Il sostegno all'innovazione sarà aumentato, con 100 milioni di EUR di finanziamenti ulteriori per lo sviluppo di materiali plastici più intelligenti e più riciclabili, per processi di riciclaggio più efficienti e per tracciare e rimuovere le sostanze pericolose e i contaminanti dalle materie plastiche riciclate.
Jyrki Katainen, vicepresidente responsabile per l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: "Con la strategia sulla plastica stiamo gettando le basi per una nuova economia circolare della plastica e orientando gli investimenti in questo senso. In tal modo contribuiremo a ridurre i rifiuti sulla terra, nell'aria e nei mari, offrendo al contempo nuove opportunità per l'innovazione, la competitività e un'occupazione di alta qualità. L'industria europea ha la grande occasione di sviluppare una leadership mondiale nelle nuove tecnologie e materiali e i consumatori hanno la possibilità di compiere scelte consapevoli a favore dell'ambiente: è un'occasione per tutti."


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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente

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