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Legambiente e Assofrigoristi: abbattere emissioni Gas refrigeranti

Pubblicato il: 27/11/2013
Autore: Redazione GreenCity
L’auspicio di Legambiente e Assofrigoristi è che sia realizzato un sistema di smaltimento e di riciclo dei gas refrigeranti che punti a raggiungere percentuali di recupero significative.
Legambiente e Assofrigoristi lanciano un appello affinché il regolamento sui gas refrigeranti, che nei prossimi giorni vedrà una fase risolutiva delle trattative in corso a Bruxelles tra Parlamento e Consiglio Europeo, venga varato con criteri di ambizione e di lungimiranza.
Le dimensioni del problema sono di assoluta priorità se si considera che lo stock di gas presenti nel nostro Paese ha un potenziale di emissioni climalteranti pari al 50% del totale a livello nazionale e che negli ultimi venti anni, rispetto ad una diminuzione dei gas serra del 15%  in Europa, è stato registrato un aumento delle emissioni dovute ai gas refrigeranti del 60% circa
"Il regolamento sui gas refrigeranti rappresenta un'occasione unica per ottenere un risultato reale nella lotta ai cambiamenti climatici e nel contempo, per aiutare le aziende italiane della green economy, che in questo settore sono quelle che negli ultimi 20 hanno investito anni in ricerca e sviluppo dei refrigeranti naturali e che oggi sono leader di mercato in molti paesi europei- dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - . Anche in questo caso, chiediamo che il principio chi inquina paga, sia introdotto in maniera chiara e risoluta nel regolamento, in modo tale che chi immette gas inquinanti nel mercato debba pagare una ecotassa i cui proventi saranno poi utilizzati come eco bonus per acquistare tecnologie più verdi. E’ inoltre centrale – conclude Cogliati Dezza - il concetto di messa al bando dei gas refrigeranti fluorurati, HFC, in ogni applicazione dove il mercato presenti delle alternative naturali già esistenti o di prossima introduzione". 
Alla luce di come, la diciannovesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, tenutasi nella scorsa settimana a Varsavia, si sia conclusa per l’ennesima volta con un nulla di fatto, appare sempre più evidente la necessità di procedere con impegni localmente concreti, innovazioni e nuovi regolamenti da introdurre in settori specifici.
"Il nuovo regolamento dev'essere un occasione per riportare ordine nel mercato dei gas refrigeranti, che tocca tutte le nostre case e imprese, riportando la carica dei gas nelle mani dei professionisti che ne prevengano le fughe e garantiscano tracciabilità e sicurezza - dichiara Valentino Verzotto presidente Assofrigoristi -. I tecnici frigoristi italiani sono disponibili già da subito ad affinare le proprie competenze per garantire un passaggio del mercato alle alternative naturali come idrocarburi, anidride carbonica o ammoniaca o comunque con gas refrigeranti a basso impatto ambientale".

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Categorie: Ambiente

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