Buone notizie per le foreste indonesiane, habitat di specie minacciate come la
tigre di Sumatra.
Ferrero, prima azienda agroalimentare italiana, ha annunciato questa settimana insieme a Unilever ulteriori impegni per dire no alla
deforestazione nelle proprie filiere dell’olio di palma.
«La produzione responsabile dell’olio di palma esiste. Il passo compiuto da Ferrero dovrebbe servire da esempio alle aziende che acquistano olio di palma di provenienza controversa – afferma
Esperanza Mora, Campagna Foreste di Greenpeace Italia – I consumatori sono sempre più consapevoli e non vogliono essere complici dell’estinzione della tigre di Sumatra e di altre specie minacciate dalle coltivazioni di palma da olio in Indonesia».
Ferrero ha sottoscritto, insieme ai suoi fornitori, il
Palm Oil Charter, in cui si impegna a rispettare tutte le tipologie di foreste, garantire la tracciabilità dell’intera filiera dell’olio di palma e un monitoraggio periodico da parte di agenti terzi, come chiede Greenpeace. Entro la fine del 2015, attraverso questo manifesto, sarà in grado così di garantire il 100 per cento dei propri approvvigionamenti a
Deforestazione Zero.
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