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Danimarca, zoo chiede di donare animali vivi per nutrire i predatori

Pubblicato il: 12/08/2025
Autore: Redazione GreenCity
La notizia dell’appello lanciato dallo Zoo di Aalborg per ricevere in donazione animali vivi da utilizzare come nutrimento per i grandi carnivori della struttura ha indignato l’opinione pubblica internazionale.

Lo Zoo di Aalborg, in Danimarca ha lanciato un appello pubblico invitando i cittadini a donare animali vivi – come polli, conigli, porcellini d’India e cavalli – da utilizzare come pasto per i predatori ospitati nella struttura.

Secondo quanto dichiarato dallo zoo, l’obiettivo sarebbe quello di “imitare la catena alimentare naturale” per garantire una dieta il più possibile fedele a quella che i predatori avrebbero in natura.

“È impensabile che, nel 2025, un Paese europeo possa permettere a una struttura di chiedere pubblicamente animali vivi per farli sopprimere e destinarli a nutrire animali in cattività”, afferma Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection. “In Italia, la soppressione di animali è vietata dalla legge, salvo casi di grave malattia o pericolosità comprovata. Quanto sta accadendo in Danimarca dimostra che, purtroppo, il concetto di benessere animale non è ancora considerato un valore universale e condiviso, nemmeno in Paesi che si presentano come civili e moderni”.

LNDC ha denunciato con forza la logica sottesa a questa prassi: considerare gli animali familiari come “risorse alimentari” e non come esseri senzienti, degni di rispetto e tutela.

LNDC Animal Protection si appella alle Istituzioni europee affinché episodi di questo tipo non possano più accadere nell’indifferenza. “È necessario colmare le profonde differenze normative esistenti tra gli Stati membri e armonizzare le leggi sulla tutela animale, per garantire che nessun animale venga trattato come “scarto” o come semplice “risorsa. Non ci si può definire civili se si legittima la soppressione di animali sani per esigenze di gestione o alimentazione. Questo non è progresso, è barbarie legalizzata”, conclude Rosati.



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Categorie: Ambiente

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