Il mercato delle auto in Italia sta facendo registrare numeri sempre crescenti per quanto riguarda le motorizzazioni ibride, grazie anche all'ampia offerta di questa tipologia di veicoli e alla contestuale riduzione nella produzione delle vetture equipaggiate con i tradizionali motori a benzina o a gasolio. In base ai più recenti dati dell'UNRAE, infatti, le ibride rappresentano quasi il 40% delle auto nuove vendute nel nostro paese tra gennaio e settembre 2024.
Questa significativa quota di mercato non può che riflettersi in un interesse sempre maggiore da parte degli italiani verso l'ibrido anche per quanto riguarda l'usato. Secondo un recente studio di CARFAX, azienda di riferimento a livello internazionale per le informazioni sulla storia dei veicoli, che ha analizzato i dati delle auto più cercate sulla propria piattaforma quando ci si appresta ad acquistarle di seconda mano, il numero di richieste relative alle vetture ibride usate nei primi nove mesi di quest'anno è raddoppiato, se paragonato allo stesso periodo del 2023, passando dal 3% al 6%.
Sebbene la percentuale di auto ibride usate sia comprensibilmente inferiore rispetto a quella delle auto nuove, dato che la diffusione su larga scala di questa tecnologia è ancora relativamente recente, è evidente che l'interesse per le vetture che combinano un motore tradizionale a benzina o diesel con uno elettrico è in forte crescita anche nel mercato dell'usato.
L'indagine di CARFAX rileva, inoltre, che le ibride più richieste da chi desidera acquistare un'auto di seconda mano presentano un'età media di appena 3 anni e hanno mediamente percorso 79.000 chilometri. Il marchio più quotato risulta poi essere Toyota (18%), seguito da FIAT (11%) e Ford (8%), evidenziando una buona crescita in questo ambito di FIAT, che rispetto allo stesso periodo del 2023 ha guadagnato tre punti percentuali ed è passata dalla terza alla seconda posizione, scavalcando la casa statunitense. Se si guarda ai modelli di auto ibride usate più gettonati, è sempre Toyota con la sua Yaris al comando (6%), seguita dalla FIAT 500 e dalla FIAT Panda, entrambe con il 5%, che precedono la Toyota C-HR e la Ford Puma, con il 4% ciascuna.
Molto interessanti sono poi i dati relativi ai possibili fattori di rischio di cui tenere conto, quando si desidera comprare un'auto ibrida usata. Dallo studio emerge, infatti, che le vetture con questo tipo di motorizzazione che hanno subito in passato un incidente o altri danni rappresentano il 15%, una percentuale sensibilmente inferiore al 29% medio di tutte auto usate.
Infine, l'analisi mette in evidenza che i veicoli ibridi usati che sono stati importati sono il 4%, ancora una volta un valore decisamente migliore rispetto all'11% medio. La storia di una vettura importata, infatti, può essere in alcuni casi complicata da ricostruire, rendendo più difficile anche l'individuazione di potenziali fattori di rischio.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Categorie: Mobilità
Tag:
Notizie che potrebbero interessarti:
Al Politecnico di Torino una ricerca sule...
Clarios e Altris: una nuova era per le batterie...
Ultraviolette: la F77 MACH 2 pronta per il...
Bike Facilities: il 15% delle infrastrutture di...
ANIE E-Mobility: vantaggi e fake news delle...
FastWay inaugura sei ulteriori stazioni di...