Un hub di interscambio modello tra mobilità su ferro, trasporto pubblico e smart mobility, in grado di riconnettere le aree ad est e ovest della stazione; un insediamento complementare al campus universitario e al nuovo distretto tecnologico che il
Politecnico di Milano realizzerà nell’area della Goccia a Milano; un progetto di comunità, dove gli abitanti e gli studenti rendono attivo l’insieme di nuovi edifici e servizi; un laboratorio, inteso come spazio pilota, per testare nuove soluzioni tecnologiche.
È in sintesi
MoLeCoLa (Mobility, Learning, Community, Lab), il progetto per il Nodo Bovisa più apprezzato dalla Giuria della seconda edizione di Reinventing cities, il bando internazionale indetto dal Comune insieme a C40 che prevede l’alienazione o la costituzione del diritto di superficie di siti da destinare a progetti di rigenerazione urbana in chiave sostenibile.
MoLeCoLa nasce dalla necessità di ricucire il tessuto urbano della città oggi diviso dal tracciato dei binari ferroviari. La stazione Bovisa diventa elemento chiave intorno al quale si snoda il nuovo distretto anche grazie alla realizzazione di quattro nuovi binari che aumenteranno la sua strategicità nel sistema ferroviario milanese. Da luogo di passaggio, attraversato ma non vissuto,
l’area della stazione ferroviaria diventa un hub multimodale al centro di un nuovo quartiere vivo e attivo tutte le ore del giorno e tutti i giorni della settimana, attraverso la valorizzazione dello spazio pubblico e la creazione di piazze, giardini, percorsi ciclabili, aree verdi e più di 750 alberi, campi sportivi, dehors.
Il masterplan si sviluppa su un’area di circa 90.000 m2 lungo l’asse est-ovest e lungo l’asse nord-sud, creando un sistema diffuso di collegamenti e spazi pubblici nel quartiere. La connessione tra le aree di Bovisa e Villapizzone è garantita da
due nuovi percorsi ciclopedonali: il primo corre lungo via Andreoli e attraversa trasversalmente il quartiere scavalcando la ferrovia parallelamente alla linea del tram per proseguire ad ovest lungo via Lambruschini; il secondo, più a nord, permette un ulteriore scavalcamento della ferrovia per la mobilità dolce, mettendo in diretta connessione il comparto MoLeCoLa con il nuovo sviluppo di Bovisa-Goccia.
Tre nuovi collegamenti si attivano inoltre lungo l’asse nord-sud,
disegnando percorsi con caratteristiche di paesaggio e mobilità differenti: carrabile lungo via Bovisasca, una promenade ciclopedonale al centro del lotto e una camminata immersa nel verde nella fascia che costeggia la ferrovia. Un boulevard alberato collegherà inoltre le tre piazze che attiveranno una via urbana, unite tra loro da un viale alberato lungo il quale si estende la linea tramviaria insieme ad un percorso ciclopedonale.
I tre ambienti hanno caratteristiche diverse: Piazza Alfieri è ripensata come uno spazio per organizzare attività temporanee sfruttando l’ampiezza dello spazio pubblico e la copertura in legno che permette di ospitare mercati e altre funzioni in ogni momento dell’anno; il piazzale della stazione è progettato come un nodo di interscambio tra tutte le diverse possibilità di mobilità offerte da MoLeCoLa - tram, pista ciclabile e velostazione, aree di parcheggio per monopattini e biciclette in sharing, stazione ferroviaria -, la piazza lungo via Lambruschini è invece concepita come una nuova porta di ingresso verso l’area a ovest della stazione, uno spazio dedicato agli studenti della sede di via La Masa e della nuova realtà della Goccia.Il progetto prevede la realizzazione di due studentati e nuovi alloggi, con un’ampia offerta di soluzioni in affitto dedicate a studenti, giovani lavoratori o professionisti, anche per brevi periodi.
Gli edifici si sviluppano a corte e
sono collegati da ampie aree verdi, spazi giochi per i bambini, orti, spazi polivalenti e per lo sport. Ai piani terra vengono realizzati spazi di coworking, attività commerciali e servizi di vicinato, in un’ottica di città a 15 minuti. Nelle aree di proprietà di Ferrovienord è prevista la realizzazione del nuovo quartiere generale della società. Tutti gli edifici sono stati studiati con strutture interamente in legno, smontabili con ridotto impatto ambientale, dotati di sistema di teleriscaldamento e raffrescamento, pannelli fotovoltaici e tetti verdi.
La proposta è stata presentata da Hines con il supporto di
Park associati, Habitech, ESA Engineering, Bollinger+Grohmann, Mobility in chain, Greencure, Istituto per la ricerca sociale (IRS), Schneider electric, A2a Calore e servizi, Woodbeton e Ammlex. Ora è in corso la valutazione di alcuni aspetti tecnici ed economici da parte di Comune di Milano e FNM per decidere se procedere all’aggiudica del bando su questa specifica area.
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