Con la primavera ritorna l'Orto Urbano di Torino, Nizza Millefonti. Nell'anno di
Terra Madre Salone del Gusto 2018, Or-TO è dedicato ai
semi e alla
biodiversità urbana, coinvolgendo tutti i cittadini in un racconto che permetterà di scoprire il rapporto indissolubile che lega le varietà di sementi tradizionali alla salute dei territori e dei consumatori, fino all’equilibrio degli ecosistemi urbani.
Da allestimento temporaneo, Or-TO è ormai per la città un punto di riferimento che si trasforma a seconda delle stagioni: a settembre 2017 è infatti diventato Vigne-TO e ora,
dall’11 aprile e fino al 24 settembre, trovano nuovamente spazio sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto gli oltre
60 cassoni di legno, ottenuti da materiali di riciclo.
L'iniziativa, promossa da
Eataly e coordinata da
OrtiAlti, ha il
patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Circoscrizione 8.
Durante la prima edizione nella primavera 2017 hanno partecipato alle attività dell’Orto
oltre 500 bambini delle scuole del quartiere e sono stati organizzati
più di 30 eventi tra aperitivi, concerti di musica classica, caccia al tesoro, corsi e laboratori didattici.
Oltre 100 kg di ortaggi sono stati raccolti a settembre e donati alla mensa della Parrocchia Patrocinio di San Giuseppe.
Anche quest’anno Or-TO vuole formare e informare sulla produzione orticola a km 0 e promuovere esperienze di
cittadinanza attiva tramite la cura condivisa di un’area verde a disposizione della comunità. Or-TO è infatti uno spazio pubblico curato dal Quartiere: i cittadini non sono solo consumatori ma prima di tutto
Produttori. Prosegue così la collaborazione con le scuole e gli abitanti del quartiere.
Le sementi usate sono quelle di “
Seminiamo la biodiversità”, progetto promosso da
Eataly,
Slow Food, Università degli Studi di Palermo e
Arcoiris, per sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza dei semi. I semi, infatti, sono il primo anello della catena alimentare, base della sopravvivenza del pianeta, selezionati e prodotti da 10.000 anni dalle comunità contadine di tutto il mondo e per questo non possono essere proprietà esclusiva di pochi (nell’UE il 95% del mercato delle sementi da ortaggio è controllato da cinque compagnie), ma devono essere considerati un bene comune.
Sono state così selezionate
varietà tradizionali, prodotte con il metodo dell’agricoltura biologica da Arcoiris, unica azienda italiana che commercializza esclusivamente semi
biologici e
biodinamici. Il cavolo nero di Toscana, il pomodoro tondino maremmano, la zucca trombetta di Albenga: queste e tante altre varietà autoctone crescono nei cassoni di Or-TO.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Primavera/estate 2024: scoprire la Carinzia tra...
Tirolo in fiore: la primavera nell’incantevole...
Una mappa per famiglie per scoprire Lana in...
Dal Friuli-Venezia Giulia arrivano due nuovi...
Assoturismo Confesercenti-Cst: Pasqua in...
Merano, primavera hygge