24 a cena o 25 a pranzo? “Un anno dai miei un anno dai tuoi” o tavolata con tutto l’albero genealogico fino al terzo grado di parentela? Da nord a sud, di casa in casa, il Natale viene servito in tanti modi diversi e ognuno di essi ha il suo sapore unico. Ma c’è un ingrediente segreto che crea un legame indissolubile tra le diverse culture e usanze regionali, aggiungendo calore a ogni tavola: stiamo ovviamente parlando del caffè. Che si tratti di una colazione speciale, di un dopo pasto che aiuta a digerire, come dimostrano tante ricerche, o del momento che scandisce l’apertura dei regali, che sia una cialda aromatizzata o una cuccuma da aspettare tutti insieme a tavola, il caffè è l'essenza che contribuisce a rendere il Natale italiano un'esperienza unica e indimenticabile per tutti. Andiamo a scoprire come.
Dal Panettone all’Arabica: il Natale del Nord
Nella parte alta dello stivale il profumo del caffè scandisce il vero inizio della giornata di Natale e ogni sorso è un assaggio di festa e tradizione. È soprattutto la colazione in famiglia a trasformarsi in un momento speciale e carico di emozione e attesa, visto che i regali si scartano prevalentemente la mattina del 25 sotto l’albero.
Ma quali sono i caffè più bevuti in queste regioni? Generalmente sono prediletti aromi più delicati dalla tostatura media e il retrogusto più dolce. Proprio per questo la varietà più consumata è l'Arabica che riesce a rispecchiare queste caratteristiche. L'espresso è sempre il protagonista, seguito dal macchiato con latte caldo e dal "marocchino" ovvero il caffè con latte caldo e cacao, perfetto per la colazione.
Forte e deciso: il caffè che accompagna i banchetti meridionali
Al Sud invece il ruolo principale del caffè diventa quello di un attesissimo compagno di fine pasto, che prepara i palati ai sapori di dolci e dolcetti tipici e fornisce la giusta energia per scartare i regali, rigorosamente a mezzanotte del 24.
Al sud si consumano miscele con Arabica e Robusta, che esaltano il corpo e la forza dell’espresso. Il più richiesto è l’espresso ristretto, servito in tazzine riscaldate, di solito zuccherato e accompagnato da un bicchiere d’acqua molto fredda per sopportarne meglio l’elevata temperatura e amplificarne il gusto e la persistenza.
E al centro?
Se la zona della Toscana si ritrova di più nelle usanze e dei piatti del nord, attorno a Lazio invece il cenone della vigilia rimane il protagonista e, per quanto riguarda il caffè, anche al centro la preferenza è per un gusto leggero e poco deciso.
Gli italiani, il caffè e le diverse preparazioni
Insomma, regione che vai Natale che trovi, ma se la bevanda preferita dagli italiani assume un significato diverso a seconda delle usanze e delle tradizioni, altrettanto diversi sono i modi in cui amiamo prepararlo nelle nostre case e servirlo ai nostri ospiti. Secondo i nuovi dati dell’edizione 2023 dell’indagine “Gli Italiani e il caffè, tra piacere e convivialità” che AstraRicerche ha condotto per conto di Consorzio Promozione Caffè, la modalità di preparazione che unisce tutti gli italiani è la macchina a cialde o capsule (42,7% degli italiani) seguita dalla moka (28,8%) e dalla macchina per espresso automatica (17,1%). La tazzullella napoletana accomuna un 4,0% di intenditori, superando gli amati del caffè solubile (2,9%) e americano (2,7%).
Ma, visto che durante la pausa delle feste abbiamo più tempo, possiamo provare a gustare tante ricette speciali. Ecco qualche idea per dare al nostro caffè un sapore originale e natalizio in ogni occasione.
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Categorie: Green Life
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