Api: un Bosco in Toscana per studiare l’interazione con l’uomo
Pubblicato il: 07/06/2022
Autore: Redazione GreenCity
Al via un innovativo progetto di ricerca promosso da Monini e LifeGate, in collaborazione con l'Università di Bologna, per valutare il legame tra olivicoltura biologica e integrata e benessere ambientale.
Preziose aiutanti dell’uomo nella produzione alimentare – da loro dipende circa il 75% delle colture alimentari - ma anche straordinarie sentinelle ambientali, la cui sofferenza rappresenta un segnale d’allarme per la salute del nostro pianeta: sono le api le protagoniste di un innovativo progetto di ricerca promosso da Monini e LifeGate, in collaborazione l'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, che si svolge operativamente in un vasto territorio della Toscana.
Lo studio, partito lo scorso marzo, ha un duplice obiettivo: monitorare l’ambiente e valutare empiricamente l’impatto della produzione agricola - biologica o integrata - sulla biodiversità, analizzando la qualità della vita e la stabilità/crescita/diminuzione della popolazione di diverse specie di impollinatori, sentinelle appunto dello stato di benessere del territorio.
La ricerca prevede nel concreto la creazione di tre hotspot (un insediamento di api mellifere, un insediamento di api selvatiche, un insediamento di due “Bee hotel” per altri insetti come farfalle e coccinelle) all’interno della Tenuta Perolla, un terreno in Toscana di proprietà di Monini, integralmente riqualificato e in parte bonificato, nonché cuore di Bosco Monini, uno dei progetti portanti del piano di sostenibilità “A Hand for the Future”. Entro il 2030 l’azienda si è infatti posta l’obiettivo di creare un polmone verde in Italia da un milione di olivi, coltivati secondo tecniche di agricoltura integrata e biologica. Un progetto che prevede un investimento di 20 milioni di euro e che vuole rappresentare un modello per un nuovo tipo di olivicoltura, sostenibile sotto il profilo produttivo e appunto ambientale.
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