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Legambiente: Mare Monstrum, Campania maglia nera

Pubblicato il: 20/06/2017
Autore: Redazione GreenCity
La Campania si conferma la regione del mare illegale con il più alto numero di infrazioni accertate, seguita da Sicilia, Puglia e Lazio.
E' partita da La Spezia, in Liguria, l’edizione 2017 di Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, che dal 18 giugno al 12 agosto, navigherà lungo la Penisola per monitorare le qualità delle acque marine ma anche per anche per denunciare le illegalità ambientali, l’inquinamento, la scarsa e inefficiente depurazione dei reflui, le trivellazioni di petrolio, le speculazioni edilizie e la cattiva gestione delle coste italiane.
In particolare, da quanto emerge dal nuovo dossier Mare Monstrum 2017 di Legambiente sul mare illegale basato sul lavoro delle Forze dell'ordine e delle Capitanerie di porto, anche se nel 2016 grazie alla forza deterrente della legge sugli ecoreati le infrazioni a danno del mare sono diminuite del 15%, pari a 43 reati al giorno. L’insufficiente depurazione e gli scarichi inquinanti restano il reato più contestato e in crescita rispetto all'anno precedente, e da sole rappresentano il 31,7% (contro il 24,6% del 2015) delle infrazioni contestate. Seguiti da pesca illegale, che vale il 30% (era al 36,9%), il cemento e navigazione stabili rispettivamente al 24% e al 14,3%. Una situazione preoccupante quella fotografata dal dossier di Legambiente, che denuncerà puntualmente durante il viaggio della Goletta Verde e di tappa in tappa nelle diverse regioni dove approderà. 
Quest’anno la storica imbarcazione toccherà le coste della Liguria, dell’Isola dell’Asinara, di Alghero (Ss), di Portoferrario (Li), Minturno (Lt), Castellammare di Stabia (Na), Salerno, San Marco di Castellabate, Maratea, Palermo, Roccella Ionica (Rc), Cariati (Cs), Gallipoli (Le), Bari, Manfredonia (Fg), Termoli, Vasto (Ch), San Benedetto del Tronto (Ap), Cesenatico (Fc), Caorle (Ve) per poi concludersi il 10, 11, 12 agosto a Lignano Sabbiadoro (Ud).
Tornando ai dati del dossier Mare Monstrum 2017, a guidare la classifica nazionale del mare illegale è la Campania con il più alto numero di infrazioni accertate: 2.594 reati, il 16,5% del totale. Un primo posto che vale anche per il numero di persone denunciate o arrestate, 2.912, e per sequestri, 839, e che occupa stabilmente da diversi anni. Seconda è la Sicilia, che con il 13% dei reati mantiene la stessa posizione del 2016, mentre al terzo posto sale la Puglia, con l’11,7%, che era quinta. Seguono il Lazio, con il 9,2%, la Calabria, con l’8,5%, la Liguria, che con il 7,6% sale dall’ottavo posto, e la Toscana, con il 7%, che si posiziona settima. Fanalino di coda è il Molise con l’1,3%.
Campania e Sicilia si dividono equamente, due a testa, anche la leadership delle classifiche regionali per tipologia di reato: la prima svetta per inquinamento e cemento, la seconda per pesca di frodo e infrazioni al codice della navigazione.Per quanto riguarda invece la classifica del mare illegale per infrazioni commesse per km di costa, a sorpresa il Molise, che ha solo 35,4 chilometri di litorale, risulta primo tra le regioni, con 5,8 infrazioni per chilometro. Segue l’immancabile Campania, con 5,5 infrazioni per chilometro, e al terzo posto si posiziona un’altra “piccola”, la Basilicata, con 62,2 chilometri di costa e una media di 4,8 reati per chilometro.
Sempre a livello regionale, le regioni a tradizionale presenza mafiosa, spesso forti di un mare bellissimo, sono anche quelle più colpite dall’illegalità. Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, infatti, da sole totalizzano il 50% delle illegalità compiute in tutta Italia.

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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente

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