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Amianto: Galletti: 55.000 siti inquinati, dovere morale intervenire

Pubblicato il: 30/11/2016
Autore: Redazione GreenCity
Il ministro al Senato per presentazione Testo unico: “Strumento utile, servono regole chiare e concertate”. Per i Sin 225 milioni, 17 milioni credito d’imposta per privati.
Gli ecoreati nel codice penale, 225 milioni di euro per i siti d’interesse nazionale contaminati, una mappatura sul territorio che ha portato a censire 55 mila siti inquinati, un Fondo progettazione istituito con il Collegato ambientale, un credito d’imposta da 17 milioni per i privati che fanno lavori di rimozione.
Sono questi gli strumenti messi in campo sul fronte amianto, evidenziati al Senato dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti all’assemblea organizzata dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali, guidata da Camilla Fabbri, nella quale si presentava il Testo Unico sull’Amianto, alla presenza del presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
“Il Testo Unico ha detto Galletti – è uno strumento utile, perché prevede regole chiare e concertate per dare ancor più forza a quanto stiamofacendo: lo stiamo esaminando con gli uffici, ma c'è già la volontà di andare nella strada indicata”.
Sono 55 mila i siti da bonificare, 10 mila dei quali individuati solo nell’ultimo anno. “Dobbiamo andare avanti con la mappatura – ha affermato il ministro -  e bisogna rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato”.
Oltre alle risorse stanziate, al piano di censimento e al Testo unico, sarebbe utile, secondo il ministro, rendere strutturali gli interventi di rimozione dell’amianto, un po’come avviene con l’ecobonus.
“Il credito d’imposta sta avendo successo, abbiamo già visto impegnate 600 imprese. Dobbiamo lavorare – ha detto Galletti - per inserire nella prossima legge di bilancio 2018 una norma in questo senso”.
Il ministro ha poi osservato: “Dall'economia del Novecento abbiamo ereditato problemi ambientali e ritardi storici. A noi spetta il dovere morale di sistemare i danni del passato. L'amianto fa parte di una storia in cui si utilizzava quella sostanza senza sapere i danni che provocava. Oggi li conosciamo e abbiamo il dovere morale di intervenire per rimediare. Abbiamo introdotto gli ecoreati e cancellato una vergogna: molti processi sono andati in prescrizione, noi con gli ecoreati vogliamo colpire i responsabili”.
“Più organicità – ha concluso il ministro Galletti – ci darà sicuramente una maggiore incisività di intervento. Noi in questi anni  abbiamo già fatto molto.L’amianto è un nemico silenzioso, invisibile, mortale".

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Categorie: Ambiente

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