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3 marzo Wordl wildlife day, WWF lo dedica al lupo

Pubblicato il: 03/03/2016
Autore: Redazione GreenCity
WWF: "Decidere di uccidere anche un solo lupo è un pessimo salto culturale nel passato che esporrebbe questa specie ad ulteriori minacce da parte dei bracconieri e anche un rischio di aumento dei danni al bestiame".
Giovedì  3 marzo si celebra  in tutto il mondo il World Wildlife Day, la giornata dedicata dall‘ONU alla fauna selvatica. Quest’anno il tema lanciato dalle Nazioni Unite è “Il futuro delle specie selvatiche è nelle nostre mani”. Uno slogan quanto mai appropriato, secondo il WWF Italia, da dedicare al lupo, simbolo della ripresa dei grandi carnivori in Europa e principale vittima di rinascenti moderni “lupari” lungo il Vecchio Continente.
Il WWF, infatti, giudica l’incombente Piano di gestione proposto dal Ministero dell’Ambiente,  ancora in discussione e che prevede l’applicazione della deroga alla tutela della specie consentendo l’abbattimento di Stato’ fino a 60 lupi l’anno,  "una soluzione non efficace e pericolosa,  frutto delle pressioni di una componente minoritaria della società e dello stesso mondo agricolo" accusa il WWF. 
"Gli abbattimenti legali vengono proposti oggi solo per soddisfare le richieste provenienti da zone del Paese dove il lupo era stato sterminato e dove ora la conflittualità con questa specie, protetta dalle leggi nazionali, è crescente" sottolinea l'associazione ambientalista . 
Per il WWF il lupo è una specie straordinaria che appartiene alla nostra cultura e che ha un indiscutibile ruolo nel mantenimento di ecosistemi sani e ricchi. Il lupo è diventato anche fonte di reddito per un ecoturismo che vede nella valorizzazione delle risorse naturali e nell’esperienza diretta dei luoghi ad alto valore di biodiversità  una chiave di successo sempre più apprezzata. Nella realtà spagnola, ad esempio, è stato calcolato economicamente il beneficio che il turismo riceve direttamente dalla presenza del lupo: in 20 anni nell’area montuosa della Culebra l’effetto-lupo per gli ospiti delle strutture ricettive locali vale il 50% , in alcuni casi fino all’80%, del fattore di attrattiva turistica. La Sierra de la Culebra conta circa 10 branchi, un totale di circa 60 lupi, che ne fa una delle zone di osservazione migliori al mondo per densità abitativa di questa specie.
Anche in Italia sono nate realtà eco-turistiche legate al lupo, ma nonostante ciò la specie  è vittima non solo di bracconieri, che ne eliminano circa 300 all’anno solo in Italia, ma anche di una nuova e profonda disinformazione, determinata dall’immobilismo delle istituzioni rispetto all’ormai consolidato fenomeno della ricolonizzazione dell’areale da parte del predatore. Dunque, la scelta di abbattere ‘per legge’ derogando alle normative di tutela è una resa incondizionata a pochi interessi locali e soprattutto è il riconoscimento del fallimento del precedente Piano di gestione del Lupo, mai applicato fino in fondo e con il quale si sarebbero dovute mettere in atto iniziative di prevenzione degli attacchi al bestiame, controllo, informazione ed educazione.
Il lupo è una specie ‘simbolo per il WWF Italia, che quest’anno compie 50 anni di attività: proprio negli anni ’70 fu il WWF a promuovere la prima ricerca sul campo sulla specie che rivelò un numero tanto esiguo, poche centinaia di esemplari, da mettere a forte rischio la sua sopravvivenza. Dopo un periodo di ripresa della specie e a 50 anni di distanza il lupo sta di nuovo rischiando grosso. Per salvare il lupo dagli ‘abbattimenti di Stato’  il WWF ha lanciato  la Petizione #soslupo  rivolta al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e al Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Stefano Bonaccini, in cui si chiede di cancellare dal nuovo Piano per la conservazione e gestione del lupo l’ipotesi di uccisioni in deroga alle norme di tutela e di mettere in pratica tutte le soluzioni possibili per una convivenza con la specie. In 3 settimane  hanno appoggiato le richieste del WWF oltre 58.000 cittadini mentre alcune Regioni come Lazio, Abruzzo e Marche hanno pubblicamente dichiarato la loro contrarietà agli abbattimenti legali.
In occasione del World Wildlife Day il WWF ha lanciato  l’Operazione “richiamo del lupo” a sostegno della Petizione #soslupo: si tratta  di un’esperienza diretta e unica dell’emozione che il richiamo tra membri del branco di lupi riesce ad evocare che si potrà vivere attraverso il sitowww.wwf.it per tutta la Giornata.  Collegandosi al  sito www.wwf.it  sarà possibile immergersi nel mondo dei lupi ascoltando il tipico richiamo che questi animali utilizzano per comunicare a distanza. Si potrà anche inviare e condividere il proprio ‘ululato’ sul profilo personale e su quelli  Social di WWF, FB e TW, invitando a firmare la Petizione. Il  wolf-howling collettivo aiuterà il WWF a salvare questa specie: l’obiettivo è raccogliere almeno 100.000 firme entro la fine di marzo da consegnare prima dell’approvazione finale del Piano per la conservazione e gestione del lupo da parte della Conferenza Stato – Regioni.

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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente

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