Il ministro dell'Ambiente
Gian Luca Galletti ha ricevuto da Don Cristiano Bettega, direttore dell'Ufficio nazionale per l'Ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, l'appello delle comunità religiose per la
Cop21 di Parigi. La dichiarazione è firmata ufficialmente da diverse confessioni cristiane e religioni presenti in Italia: il tavolo di dialogo tra buddhisti e cattolici, da cui è partita l'iniziativa, la
Tavola Valdese, la federazione delle Chiese Evangeliche d'Italia, l'Unione Induista italiana, l'Assemblea dei Rabbini d'Italia e due organizzazioni islamiche tra le più diffuse nel nostro Paese, Ucoii e Coreis.
“L'ambiente – osserva il ministro Galletti, a Parigi per la Cop21
– è uno straordinario veicolo di unione tra i popoli e di dialogo tra le confessioni religiose, come dimostra questo appello di grande valore che porto con piacere a Parigi. La Conferenza sul Clima avrà davvero successo se riuscirà a dare una risposta prima di tutto etica e morale alle questioni globali che oggi generano disuguaglianze e stravolgimenti sociali, alimentando violenze ed estremismi”.
“Condividiamo – si legge nel documento comune promosso da
Don Bettega e dal presidente dell'Unione Buddhista italiana
- una visione della terra come preziosa casa della vita, ma anche come spazio di incontro con quella Realtà Assoluta che, in modi diversi, veneriamo e riconosciamo. Vediamo quindi con preoccupazione che la terra è minacciata da un clima che cambia velocemente, alternando gli ambienti vitali e provocando alle popolazioni coinvolte gravi sofferenze”.
I rappresentanti delle comunità religiose richiamano nel testo dell'appello alcuni principi condivisi dalle comunità:
“il valore della vita e l'amore per ogni creatura, a partire dagli esseri umani, la cura nei confronti della terra e la responsabilità verso le generazioni future e verso i poveri, la prudenza e la precauzione, specie quando ci si trova ad agire in condizioni di grave rischio”.
L'invito ai responsabili politici delle nazioni riuniti alla Cop21 è quello di “assumere ogni possibile iniziativa per il raggiungimento di un accordo concreto, finalizzato alla sostanziale riduzione delle fonti di inquinamento” e ad “attivare iniziative per contrastare gli effetti del mutamento già in atto, evitandone le conseguenze più gravi per gli esseri umani e altre specie che abitano il Pianeta”.
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