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Patto fra le istituzioni per salvare l’Orso Marsicano

Pubblicato il: 20/03/2014
Autore: Redazione GreenCity
Firmato un protocollo di intesa fra Ministero, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e le tre Regioni interessate.
Un accordo fra le istituzioni per salvare l’Orso Bruno Marsicano di cui ormai sono rimasti solo 50 esemplari e che è  in gravissimo pericolo di estinzione. Questo il senso del protocollo fra Ministero dell’Ambiente, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e le tre Regioni interessate che verrà siglato non appena sarà concluso l’iter per la nomina del Presidente del Parco, che è stato avviato dal precedente Governo.
Obiettivo di questa intesa operativa – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è quello di mettere in atto rapidamente azioni concrete per la conservazione dell’orso, rispondendo a una chiara richiesta dell’opinione pubblica, nonché a precisi impegni assunti con l’Unione Europea. Le recenti morti per avvelenamento di alcuni animali hanno reso, infatti, ulteriormente pressante l’esigenza di tutela dell’orso, che oggi è il mammifero più minacciato a livello nazionale, aggredito anche da ripetuti atti di bracconaggio nei confronti dei quali la risposta deve essere incisiva e determinata”.
Alla definizione del protocollo si è giunti dopo un intervento ministeriale alla fine del 2013 finalizzato ad individuare le azioni da intraprendere per superare la situazione di emergenza causata dagli incidenti di cui sono stati recentemente vittima alcuni esemplari e più in generale dal permanere della specie in uno stato di conservazione critico.  Una esigenza che è stata condivisa, nel corso di un incontro svoltosi al ministero anche dai Prefetti dell’Aquila, Frosinone e Isernia, dai rappresentanti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Molise, il comandante del NOE, dal Commissario del Parco d’Abruzzo, dai rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, dell’Ispra e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana.
Si è giunti così alla definizione di un protocollo d’intesa tra tutti gli enti e gli organismi preposti in cui siano chiaramente definiti gli impegni che ogni Amministrazione si assume rispetto alle azione urgenti da realizzare e la relativa tempistica.
Il testo è stato stilato e le tre regioni con delibere di Giunta ne hanno definito l’adesione. Si tratta di un atto di notevole importanza perché sancisce l’impegno congiunto delle istituzioni  a mettere in atto rapidamente azioni concrete per la conservazione dell’orso, rispondendo a una chiara richiesta dell’opinione pubblica, nonché a precisi impegni assunti con l’Unione Europea.
Oltre ai firmatari dell’intesa, anche altri soggetti che verranno coinvolti nelle azioni, fra cui il CFS per la parte di vigilanza e l’antibracconaggio, ISPRA per un supporto tecnico-scientifico, gli altri parchi interessati dalla presenza dell’orso, i diversi partner coinvolti in questa battaglia per la difesa di un pezzo così importante della fauna italiana.

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Categorie: Ambiente

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