Torna in piena attività il
Santuario dei Cetacei, l'area marina protetta internazionale fra Toscana, Liguria, Sardegna, Principato di Monaco e Francia creata con l'
Accordo Pelagos del ‘99.
Il rilancio parte dalla riattivazione della sede del segretariato permanente dell'Accordo, a Genova, nel Palazzo Ducale, e dal
progetto di tracciare via radar le rotte delle navi.
Oltre all'attivazione della sede genovese, il ministero ha confermato con gli assessori
Rita Bramerini (Toscana) e
Renata Briano (Liguria) il metodo della condivisione e della concertazione, che coinvolgeranno anche i Comuni, su temi come il
monitoraggio delle specie e degli ecosistemi del Santuario e il completamento della rete di Vts, cioè il tracciamento radar delle rotte delle navi.
Tra le minacce più rilevanti alla salute del Santuario dei Cetacei ci sono l'inquinamento da terra e i rischi che provengono dal traffico marittimo. Nel contenere questi
pericoli ambientali, le Regioni hanno un ruolo fondamentale, programmando interventi e facendo rispettare le regole.
Il ministero ha incontrato anche alcune tra le più rilevanti associazioni ambientaliste impegnate nella difesa del mare, cioè
Legambiente, Wwf, Greenpeace e Marevivo.
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