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2 febbraio, Giornata mondiale delle zone umide

Pubblicato il: 01/02/2019
Autore: Redazione GreenCity
Ecosistemi a rischio: nell’ultimo secolo scomparse oltre il 64% delle zone umide. In Italia riconosciute e protette 65 aree per un totale di 82.331 ettari.
Escursioni guidate, convegni, azioni di volontariato, birdwatching, citizen science. Un week-end ricco di iniziative in tutta la penisola quello che promuove Legambiente per la Giornata Mondiale delle zone umide che si celebra ogni anno il 2 febbraio, per ricordare la firma della Convenzione di Ramsar del 1971.
Paludi, torbiere, distese di acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata sono, infatti, luoghi che oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantisce risorse di acqua e cibo e svolge una funzione di mitigazione ai cambiamenti climatici. La tutela delle zone umide a livello mondiale è stata sancita il 2 febbraio 1971 dalla Convenzione di Ramsar, che è sottoscritta oggi da 170 Paesi, ed è l’unico trattato internazionale sull’ambiente che si occupa di questo particolare ecosistema. 
In Italia queste aree sono 65, per un totale di 82.331 ettari(secondo l’elenco stilato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare). Sono però anche tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta. La pressione antropica e il riscaldamento globale ne mettono sempre più a rischio gli equilibri delicati e complessi, basti pensare che nell’ultimo secolo, oltre il 64% delle zone umide sono ormai scomparse (fonte Ispra). E secondo i dati della prima Lista Rossa Europea degli Habitat, oltre un terzo degli habitat terrestri sono attualmente in pericolo di scomparsa, in particolare più di tre quarti delle paludi e torbiere e quasi la metà di laghi, fiumi e coste (fonte IUCN 2015). Al centro della campagna mondiale ci quest’anno proprio il tema dei cambiamenti climatici e come queste aree possano contribuire a frenarne gli impatti.
Grazie all’impegno dei circoli territoriali che quotidianamente portano avanti esperienze di tutela e conservazione di questi habitat complessi e delicati, Legambiente promuove decine di iniziative da nord a sud dell’Italia. L’appuntamento principale è a Castel Volturno (CE), dove domani – sabato 2 febbraio – dalle ore 9 nella sala del Consiglio comunale in piazza Annunziata, si terrà il convegno “Conservare, gestire e fruire le zone umide”. Un appuntamento – realizzato in collaborazione con Cesbim Campania Bonifiche; il Consorzio generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno e il patrocinio di Federparchi; dell’Ente Riserve naturali regionali Foce Volturno/Costa Licola, Lago Falciano e del Comune di Castel Volturno – per fare il punto sullo stato di conservazione e gestione dei sistemi idrici del nostro Paese e per promuovere la conoscenza, le buone pratiche gestionali e le opportunità di fruizione di questi ecosistemi presso cittadini, fruitori e amministratori.
A seguire ci sarà un’escursione guidata presso l’Oasi dei Variconi (a cura di Stefano Raimondi, Pasquale Raia, Francesco Pascale di Legambiente e in collaborazione con l’associazione Le Sentinelle) per scoprire le bellezze dell’area umida attorno alla Riserva naturale di Castel Volturno: un’area naturale e protetta, grazie ai suoi laghetti di acqua salmastra (circa 60 ettari di territorio a sinistra di Foce Volturno) e dov’è presente il primo itinerario di birdwatching del Mezzogiorno. Un’area palustre di elevata importanza perché teatro di straordinarie bellezze naturali, interessata da flussi di uccelli migratori che provengono dall'Africa e si dirigono verso le zone di nidificazione dell'Europa Centro-orientale.
Sempre domani 2 febbraio ci saranno appuntamenti a Lago Cifone (Pz); Bosco Tanali - Bientina (Pi); Salina dei Monaci – Manduria (Ta); S. Giorgio di Piano (Bo); Salina di Margherita di Savoia (Fg); Lago di Massaciuccoli (Pi); Lago di Pergusa (En); Bizzozero, Gurone e Malnate (Va). 
Domenica, 3 febbraio, invece, tra le iniziative previste quelle al Gorgo di Santa Rosalia di Palermo; al Lago di Ariamacina (Cs); ai Laghi del Parco nazionale del Circeo (Lt); Lago d'Averno - Pozzuoli (Na); Zona umida di Mola – Capoliveri (Li); Riserva della Sentina - San Benedetto del Tronto (Ap); Foce dei Fiumi Uniti e Oasi di Punte Alberete (Ra); Foce dell’Ofanto – Barletta; Zona umida La Poncetta - Dubino (So); Area di fitodepurazione Ca’ di Mezzo – Codevigo (Pd); a Molentargius (Ca). 
Tutti gli appuntamenti della Giornata mondiale delle zone umide a questo link: https://natura.legambiente.it/partecipa/appuntamenti.




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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente

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