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Ass. ambientaliste: "Bocciare subito le proposte della Lega sulla caccia"

Pubblicato il: 17/01/2019
Autore: Redazione GreenCity
Enpa, Lac, Lav, Lipu e WWF Italia: "E’ difficile decidere se debba essere maggiore l’incredulità per la leggerezza istituzionale con cui si gestiscono queste materie in Parlamento o lo sconcerto per quello che potrebbe avvenire se tali emendamenti venissero approvati".
"Tre emendamenti filovenatori della Lega al Decreto Semplificazioni sono stati ammessi al voto in Commissione. Un fatto inconcepibile tecnicamente, vista l’assoluta incongruenza della materia trattata, e gravissimo sostanzialmente: la loro approvazione modificherebbe in modo pesante la legge sulla tutela della fauna. Vanno bocciati senza esitazione".
Lo dichiarano le associazioni Enpa, Lac, Lav, Lipu e WWF Italia a proposito del Decreto sulla Semplificazione per le imprese, in discussione in questi giorni nelle Commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici in Senato.
"Con l’emendamento 3.0.75, a prima firma Ripamonti, verrebbe raggirata la norma nazionale di annotazione immediata dei capi abbattuti dai cacciatori, essenziale per evitare che a fine giornata gli abbattimenti siano oltre i limiti consentiti e necessaria a risolvere uno dei contenziosi aperti con la Commissione europea. L’emendamento 3.0.76, a prima firma ancora Ripamonti, consentirebbe di ricorrere ai cacciatori per il controllo della fauna, con il risultato che per la prima volta in modo sistematico i cacciatori sparerebbero nei parchi. Infine, l’emendamento 3.0.74, a prima firma Bergesio, trasformerebbe le attuali aziende venatorie, nelle quali non è consentito l’abbattimento degli uccelli migratori, nelle vecchie riserve di caccia, che diventerebbero una vera e propria zona franca per un nuovo business sulla caccia. Come dire: la fauna selvatica trasformata in merce da supermercato".
"E’ difficile decidere se debba essere maggiore l’incredulità per la leggerezza istituzionale con cui si gestiscono queste materie in Parlamento o lo sconcerto per quello che potrebbe avvenire se tali emendamenti venissero approvati. Il nostro appello ai senatori è di bocciare senza esitazioni queste pessime proposte, assumendosi la responsabilità della difesa del patrimonio naturalistico del Paese, riconosciuto e difeso dalla nostra carta costituzionale così come dalle direttive e dalle convenzioni internazionali, oppure di abbandonarla nelle mani dei distruttori della natura".

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Categorie: Ambiente

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