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In Italia 3.000 vittime sulla strada con un impatto crescente su pedoni e ciclisti

Pubblicato il: 26/06/2025
Autore: Redazione GreenCity
Pubblicati i dati sulla sicurezza stradale dell’European Transport Safety Council. Nel 2024 gli incidenti stradali sulle strade europee sono diminuiti solo del 2% rispetto al 2023.

Secondo il nuovo rapporto dell’European Transport Safety Council (ETSC), di cui Fondazione Unipolis è membro italiano, nel 2024 si sono registrate 20.017 vittime sulle strade dell’Unione Europea. Una diminuzione del solo 2% rispetto al 2023, ben al di sotto del calo annuale del 6,7% necessario per raggiungere l’obiettivo UE di dimezzare i decessi entro il 2030.

Dal 2019, le vittime stradali nell’UE sono diminuite solamente del 12%, contro una riduzione necessaria del 27% per rimanere in linea con gli obiettivi. Il rapporto sottolinea con forza che, senza un deciso cambio di passo, l’Unione non riuscirà a centrare gli obiettivi di sicurezza stradale per la fine del decennio. Nel 2024, otto paesi europei hanno registrato un aumento delle vittime, tra cui Svizzera ed Estonia, mentre solo pochi Stati membri hanno fatto registrare progressi rilevanti. Tra questi, la Lituania ha ridotto i decessi del 35% rispetto al 2019, seguita da Belgio, Polonia e Slovenia (oltre il 25%).

Il PIN Award 2025 (Road Safety Performance Index) è stato assegnato alla Norvegia, che si conferma il paese con la mortalità stradale più bassa d’Europa: appena 16 vittime per milione di abitanti nel 2024. Il riconoscimento celebra l’efficacia di un approccio sistemico alla sicurezza stradale, ispirato alla “Vision Zero”, con obiettivi ambiziosi: meno di 50 morti annui entro il 2030 e zero entro il 2050.

Tra le misure più significative adottate dal paese:

  • Un piano d’azione nazionale con 179 misure concrete come il limite alcolemico tra i più bassi d’Europa (0,02%), corsi obbligatori di guida su fondo scivoloso e la trasformazione di strade pericolose in tratte 2+1 con barriere centrali. Città come Oslo hanno introdotto zone 30, piste ciclabili protette e restrizioni al traffico per tutelare pedoni e ciclisti, mentre a livello nazionale sono stati rafforzati i controlli di velocità, potenziata la formazione per motociclisti e finanziate infrastrutture sicure e progetti locali rivolti a bambini, anziani e utenti vulnerabili.
  • Il programma di ricerca BEST (Bedre sikkerhet i trafikken) che ha prodotto oltre 140 studi per migliorare la sicurezza stradale. Coordinato dall’amministrazione stradale e da istituti di ricerca, ha analizzato misure come limiti di velocità, infrastrutture sicure per utenti vulnerabili e pianificazione urbana. Ha valutato costi ed efficacia degli interventi, offrendo basi scientifiche per le politiche pubbliche. I risultati sono stati raccolti nel Traffic Safety Handbook. BEST ha avuto un ruolo chiave nel rafforzare le strategie nazionali per ridurre incidenti gravi e mortali.
  • Riforme legislative con indagini approfondite su tutti i decessi stradali;
  • Azioni specifiche per i giovani conducenti, come il raddoppio dei punti patente e percorsi formativi rafforzati;
  • Interventi locali, tra cui la creazione di aree scolastiche car-free e la certificazione dei “Comuni Sicuri”.

“La Norvegia continua a dimostrare cosa sia possibile ottenere quando un Paese si impegna seriamente per la sicurezza stradale a tutti i livelli – dalla strategia di governo alla pianificazione locale”, ha dichiarato Antonio Avenoso, Direttore Esecutivo dell’ETSC. “I loro risultati non sono frutto del caso, ma il risultato di obiettivi chiari, un'attuazione rigorosa e un’ambizione nazionale”.

Italia: numero di vittime sostanzialmente invariato nel 2024

Il dato provvisorio indica per l’Italia un numero sostanzialmente invariato rispetto al 2023 quando le vittime erano state 3.039. Tra il 2014 e il 2024, le vittime della strada sono diminuite del 10%, passando da 56 a 51 per milione di abitanti. Il calo rispetto al 2019 è invece solo del 5%.

Anche l’ISTAT fornisce alcuni dati provvisori interessanti: nel primo semestre 2024, in Italia si sono registrati 80.057 incidenti stradali con lesioni a persone (+0,9%), 107.643 feriti (+0,5%) e 1.429 vittime. Le strade urbane sono quelle con l’andamento peggiore: +7,9% di incidenti mortali, con un impatto significativo su pedoni e ciclisti. Solo le autostrade registrano una flessione: -13,9% di vittime.

Sempre secondo l’ISTAT, anche il traffico è in crescita: nei primi quattro mesi del 2024, le percorrenze in autostrada sono aumentate del 3,1%, con un +4% per i mezzi pesanti e +2,7% per quelli leggeri.

“Siamo di fronte a uno scenario molto preoccupante, nel quale si dimostra come sia ancora necessario intervenire per rafforzare la percezione del rischio ed educare a comportamenti più rispettosi di una strada per tutti. Di questo Fondazione Unipolis si occupa da oltre 30 anni, cercando di innovare strumenti e linguaggi per essere sempre più efficace”, afferma Marisa Parmigiani, Direttrice di Fondazione Unipolis.



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