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RAISE e la Regione Siciliana portano i fondali dell’Isola in mostra negli USA

Pubblicato il: 02/12/2025
Autore: Redazione GreenCity
La mostra “Sunken Treasures, Ancient Seas” è approdata negli Stati Uniti in due tappe: dal 4 ottobre 2025 all'11 gennaio 2026 al Museo Fernbank di Atlanta e, da gennaio a maggio 2026 , al Museo di Storia di Mobile, Alabama.

Dalle profondità del relitto di Capistello a Lipari, nelle Isole Eolie, ai musei statunitensi: il progetto NEPTUNE™, selezionato e finanziato attraverso un bando dell’ecosistema RAISE, rappresenta un’eccellenza nell’archeologia subacquea, combinando innovazione tecnologica e valorizzazione culturale dei fondali siciliani.

La mostra “Sunken Treasures, Ancient Seas” è approdata negli Stati Uniti in due tappe: dal 4 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 al Museo Fernbank di Atlanta e, da gennaio a maggio 2026, al Museo di Storia di Mobile, Alabama. L’esposizione offre al pubblico americano un’esperienza immersiva tra antichi relitti, reperti archeologici e testimonianze storiche, integrando tecnologie innovative e storytelling multimediale, per far “viaggiare virtualmente” i visitatori sotto la superficie dei mari siciliani.

Il progetto NEPTUNE - coordinato dalla startup ligure Mywai S.r.l. con i partner Ubica S.r.l., Immersea S.r.l., Next Vision S.r.l. e Istituto Italiano Saldatura e il supporto della Regione Siciliana - Soprintendenza del Mare, del Ministero dell’Ambiente - Area Marina Protetta di Portofino e di OceanHis - dimostra come tecnologia, ricerca e valorizzazione culturale possano rendere i tesori sommersi della Sicilia accessibili e fruibili a livello internazionale.

L’ecosistema ligure dell’innovazione RAISE è stato finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con l’investimento 1.5 (M4C2) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ha previsto la creazione e il rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione su aree di specializzazione tecnologia coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali. Vi partecipano 27 partner nel mondo accademico e della ricerca, istituzioni e imprese, coordinati da Università degli Studi di Genova (UNIGE), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Istituto Italiano di Tecnologia (ITT).

Le attività operative del progetto NEPTUNE si sono svolte a Lipari, nelle Isole Eolie, sul celebre relitto di Capistello, nave oneraria del IV secolo a.C, e le immersioni tecnico-scientifiche sono state condotte con l’ausilio di innovativi sistemi di propulsione subacquea, sviluppati per garantire un’elevata precisione nella localizzazione dei dati raccolti anche in assenza di riferimenti GPS. Il tracciamento è stato integrato con una telecamera 8K a tenuta stagna, montata sul veicolo e in grado di acquisire immagini ad altissima risoluzione del sito, e con una sonda multiparametrica OceanHis, incaricata di monitorare in continuo i parametri ambientali fondamentali quali temperatura, salinità, pH e conducibilità.

Grazie al sistema NEPTUNE, è stato possibile creare modelli digitali 3D dei relitti, integrare dati ottici, ambientali e di navigazione, e identificare automaticamente oggetti e anomalie tramite intelligenza artificiale. Questo approccio ha permesso un monitoraggio predittivo del sito e una gestione dinamica del patrimonio sommerso.

Tra i reperti esposti figurano: Rostri della battaglia delle Egadi, Elmi rinvenuti nei fondali di Levanzo, Lingotti in piombo da Capo Passero, Monete puniche di Pantelleria, Lingotti in oricalco di Gela, Anfore da Cala Minnola, Ceramiche a vernice nera del relitto di Capistello, Reperti dal relitto Panarea III individuato a 114 metri di profondità, Stoviglie e gioielli del relitto di Scauri, a Pantelleria e manufatti provenienti da Marsala, Mazara del Vallo, Trapani, San Vito Lo Capo, Marausa e Petrosino.

I reperti esposti sono stati concessi grazie alla collaborazione tra diversi enti: la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, il Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, il Parco Lilibeo di Marsala, l'Associazione museo del mare e della navigazione siciliana "Florio" e il Museo nazionale delle attività subacquee di Ravenna - The historical diving society.

Una sezione speciale della mostra è dedicata alla nascita della subacquea moderna e allo sviluppo dell’archeologia subacquea in Italia, grazie alla collaborazione con la Historical Diving Society - Museo nazionale delle attività subacquee di Ravenna, che espone strumenti e attrezzature d’epoca dei pionieri della disciplina.



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Categorie: Green Life

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