A Tirolo, oltre all’omonimo castello, si trova un altro antico maniero, arroccato su un’altura con il vuoto intorno: è Castel Fontana (Brunnenberg), uno dei gioielli più affascinanti dell’Alto Adige, dove storia, arte e tradizione rurale si fondono in un’atmosfera di straordinaria autenticità.
La posizione, leggermente defilata rispetto a Castel Tirolo, lo ha spesso preservato dai conflitti e dalle trasformazioni del tempo, regalandogli un fascino discreto e intimo che ancora oggi incanta i visitatori.
Dalla terrazza si gode una vista mozzafiato sulla Valle dell’Adige, mentre i sentieri che lo collegano a Tirolo si snodano tra vigneti, frutteti e paesaggi da cartolina.
Costruito attorno al 1250 dalla famiglia Tarant, il castello sorse in una posizione strategica ai piedi del maniero principale di Tirolo, a guardia della valle sottostante. Dopo secoli di abbandono e danneggiamenti, nel XX secolo fu restaurato con cura e riportato al suo antico splendore.
Il suo nome deriva dalla sorgente d’acqua che scorre ai piedi della collina - “Brunnen” in tedesco significa proprio fonte - e che per secoli ha alimentato la vita agricola della zona.
Castel Fontana oggi ospita il Museo Agricolo dell’Alto Adige, un centro dedicato alla vita rurale e al lavoro sui pendii montani.
Tra attrezzi contadini, macine, telai, strumenti di panificazione e di viticoltura, il museo racconta con realismo e poesia la fatica e la sapienza della popolazione locale. Nella corte e nei fienili si possono ammirare antiche razze animali, mentre all’interno si scoprono figure tradizionali come il “Saltner”, il guardiano delle vigne che un tempo proteggeva i raccolti e i confini dei poderi. Il museo è perfetto anche per famiglie e bambini, grazie alle attività didattiche e alla presenza di animali e dimostrazioni dal vivo. Un itinerario culturale che unisce il piacere della conoscenza all’emozione della scoperta.
Castel Fontana divenne celebre a livello internazionale negli anni Cinquanta, quando ospitò il poeta americano Ezra Pound, che qui trovò rifugio presso la figlia Mary (sposata de Rachewiltz), e ispirazione per gli ultimi canti del suo monumentale ciclo poetico The Cantos.
La figlia Mary, insieme al nipote Sigfried de Rachwiltz, ne custodiscono tuttora la memoria e mantengono viva la vocazione culturale del luogo, che è oggi anche centro di studi letterari e sede di eventi dedicati alla poesia e alla cultura mitteleuropea.
Tra le pietre e i giardini di Castel Fontana si tramandano antiche leggende, come quella del serpente d’oro e dei tesori nascosti che si dice dormano nelle segrete del maniero. Questi racconti popolari, intrecciati alla realtà storica, contribuiscono a rendere il castello un luogo sospeso tra fiaba e memoria.
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