Dagli antiparassitari naturali alle varietà più adatte: consigli per un orto sostenibile
Pubblicato il: 14/04/2021
Autore: Redazione GreenCity
Il richiamo della natura non è mai stato così forte come nell'ultimo anno. Dopo settimane vissute tra le mura domestiche e ore trascorse passando da uno schermo all'altro, infatti, moltissime persone hanno scoperto o riscoperto la passione per il verde.
Se nelle città si riscopre la passione per piante e fiori sfruttando al meglio ogni angolo di balconi e terrazze, c'è un'area del nostro Paese dove l'amore per la natura ha radici antichissime e non è mai svanito: l'altopiano della Paganella. Qui, nel cuore delle montagne trentine, la cura del verde non è solo uno stile di vita, ma anche una vera e propria tradizione, complice l'origine contadina delle famiglie e l'ampia disponibilità di spazi verdi intorno alle abitazioni che hanno portato alla nascita di orti davvero speciali, sempre fioriti e colorati, tanto da assomigliare spesso a dei veri e propri giardini. L'attenzione spontanea nella cura del verde e l'impegno collettivo per riempire di mille colori le strade, i giardini e le facciate delle case non sono solo la ciliegina sulla torta di un territorio già di per sé meraviglioso, ma hanno anche incoronato Molveno e Fai della Paganella "Comuni Fioriti 2018". A questo si è aggiunto inoltre un importante traguardo a livello europeo: la partecipazione all'evento internazionale "Entente Florale Europe 2019", organizzato dall'associazione no-profit AEFP (European Association for Flowers and Landscape). Con alle spalle questa lunga tradizione che coinvolge l'intera comunità, in occasione dell'Earth Day che si celebra il 22 aprile, Dolomiti Paganella condivide 5 consigli per un orto sostenibile, per tutti i green lover che vogliono dedicarsi al proprio orto e giardino rispettando l'ambiente e la natura. 1. Utilizzare antiparassitari naturali
Come insegnano le aziende agricole e gli abitanti dell'Altopiano della Paganella, è importante coltivare la terra con metodologie biologiche, senza utilizzare prodotti chimici, almeno quando esistono alternative naturali. Qualche esempio? Contro afidi e parassiti si possono utilizzare un decotto d'aglio o di bucce di cipolla, ma anche un macerato di pomodoro o di ortica. Tutte soluzioni naturali che permettono, inoltre, di sfruttare al meglio gli scarti alimentari e ridurre gli sprechi. 2. Utilizzare fertilizzanti naturali
Come nel caso degli antiparassitari, anche i fertilizzanti possono essere realizzati utilizzando gli scarti della cucina, senza ricorrere così a prodotti chimici di alcun tipo. I fondi di caffè, per esempio, sono ricchi di azoto e antiossidanti e aiutano ad alimentare il terreno e lo stesso vale per le bucce di banana o i gusci d'uovo, ricchi di sostanze utili a far crescere, tra i tanti, i pomodori. 3. Evitare gli sprechi d'acqua
In Dolomiti Paganella si utilizza l'acqua di sorgente o dei fiumi per innaffiare orti e giardini e sfruttare al meglio le risorse idriche, ma quando quando questo non è possibile ci sono ugualmente alcune buone pratiche per evitare gli sprechi. Innanzitutto è fondamentale bagnare piante e fiori nelle ore più fresche, cosicché l'acqua non evapori in breve tempo, poi è importante bagnare poco e spesso, puntando sulla costanza, più che sulla quantità. Infine, si può raccogliere l'acqua piovana e conservarla appositamente per piante e fiori, sfruttando così la natura invece della rete idrica. 4. Sfruttare l'amicizia tra le piante
Alcune piante possono essere coltivate nello stesso vaso per risparmiare spazio e acqua, ma anche per valorizzare le reciproche proprietà. L'aglio, per esempio, contribuisce alla crescita di lamponi e rose, la melissa, la menta e il basilico, invece, favoriscono lo sviluppo e migliorano il sapore dei pomodori. Non solo, il cumino ammorbidisce il terreno, mentre la camomilla si sposa benissimo con le cipolle, migliorandone lo sviluppo e la crescita. 5. Scegliere le giuste varietà
Per un orto o un giardino sostenibile è importante partire dal principio e scegliere varietà di piante e fiori adatte all'ambiente in cui si vive. Optare per specie non adatte al proprio clima o all'illuminazione della propria abitazione, infatti, può portare non solo a un dispendio maggiore di tempo, ma anche a un eccessivo fabbisogno idrico o all'utilizzo di fertilizzanti o antiparassitari chimici e non sostenibili sul lungo periodo.
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