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Posidonia oceanica spiaggiata: on line le linee guida dell'Ispra

Pubblicato il: 12/06/2020
Autore: Redazione GreenCity
Le linee guida descrivono le diverse strategie gestionali a disposizione delle amministrazioni per aderire al modello di Spiaggia Ecologica ed evitare sia il danno ecologico sia quello economico connesso al trattamento e smaltimento dei resti di posidonia spiaggiati.
Arredi balneari, ricostruzione delle dune, camminamenti e giochi per bambini: sono solo alcune delle cose che si possono realizzare utilizzando la Posidonia oceanica spiaggiata. Soluzioni “ecosostenibili” che permettono di spostarla solo temporaneamente per poi riposizionarla, tutelando così l’ecosistema spiaggia ed evitando il conferimento in discarica. Ma i ricercatori avvertono: “E’ sempre meglio non rimuoverla: la posidonia svolge funzioni fondamentali sia dal punto di vista ecologico che di protezione delle spiagge nei confronti dell’erosione costiere”.
Pubblicate le linee guida ISPRA-SNPA “La Spiaggia Ecologica: gestione sostenibile della banquette di Posidonia oceanica sugli arenili del Lazio, uno dei prodotti principali del progetto BARGAIN (realizzato da un Organismo di Ricerca ISPRA/ENEA/Università di Tor Vergata), che mirano a coniugare le esigenze di fruizione delle spiagge con la salvaguardia degli ecosistemi costieri in un modello pilota di spiaggia ecologica, esportabile su scala nazionale/internazionale.
L’uso delle spiagge a scopo turistico attualmente comporta la rimozione di questi depositi che vengono considerati un’esternalità negativa da gestori e bagnanti. I comuni costieri hanno per questo adottato negli anni onerosi interventi di rimozione e conferimento in discarica. Tali interventi possono accelerare l’erosione e compromettere l’integrità dell’habitat costiero, costringendo le amministrazioni locali a conseguenti e costosi azioni di protezione della costa e ripascimento delle spiagge.
Il modello presentato prevede diverse soluzioni: il mantenimento in loco o il temporaneo spostamento per realizzare arredi balneari, camminamenti, è l’opzione primaria perchè consente di preservare e riposizionare la risorsa sulla spiaggia alla fine dell’estate. Un “definitivo” asporto, per promuovere il riuso della posidonia spiaggiata in un’ottica di economia circolare, fuori dall’ambiente costiero, è invece l’opzione da perseguire solo successivamente, per evitare il costoso e dannoso conferimento in discarica di questa risorsa. In questo caso, la posidonia spiaggiata può essere utilizzata per realizzare pannelli isolanti per l’edilizia, cartucce per stampanti 3D, creme per il viso e molto altro.

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Categorie: Green Life

Tag: Green life

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