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Saildrone mappa miglia di fondo marino senza inquinare

Pubblicato il: 16/07/2021
Autore: Redazione GreenCity
Un'imbarcazione a vela, alimentata a energia solare e con sofisticati sensori a bordo, permetterà di mappare i fondali marini, raccogliere campioni di DNA nell'acqua e studiare i fenomeni atmosferici estremi.
Si chiama Saildrone Surveyor l'imbarcazione da 72 piedi che viaggia senza equipaggio, è spinta dal vento e utilizza l'energia solare per alimentare l'elettronica di bordo, che include sensori marini e atmosferici. Ha tenuto il suo viaggio inaugurale quest'anno, percorrendo in 28 giorni la distanza fra San Francisco alle Hawaii, che corrisponde a 2.250 miglia nautiche (4.167 km).

Questa particolare imbarcazione è importante per diversi aspetti. Il primo è ovviamente quello ecologico, perché parliamo di un veicolo che non inquina e che è totalmente autonomo sia per il moto sia per l'alimentazione elettrica.

Surveyor è la seconda imbarcazione realizzata dall'azienda statunitense Saildrone, che nel 2018 ha inaugurato il primo modello più piccolo, da 23 piedi, con le medesime caratteristiche di base. Entrambi i mezzi possono muoversi in autonomia per un periodo massimo di 12 mesi.  

Il secondo e più importante aspetto riguarda la missione principale di Saildrone Surveyor, che solca i mari per compiere la monumentale impresa di mappare i fondali marini. Per chi non fosse informato su questo aspetto, attualmente circa l'80% del fondo marino non è mappato. Considerato che gli oceani coprono il 70% del globo, è facile comprendere come ci resti sconosciuta la conformazione di oltre la metà del Pianeta.

saildrone 2Durante la navigazione Saildrone Surveyor attiva una sofisticata e ricca suite di sensori, fra cui sonar che gli permettono di superare la colonna d'acqua sottostante e tracciare mappe precise del fondale marino fino a profondità di 7.000 metri (23.000 piedi). Tali misurazioni sono rese possibili anche dal fatto che il veicolo è alimentato dal vento e quindi è molto silenzioso, il che favorisce le misurazioni acustiche molto accurate necessarie per mappare a queste profondità.

Un'attività secondaria ma comunque di grande importanza è la raccolta di campioni di DNA dalla colonna d'acqua, che vengono consegnate ai ricercatori marini per le analisi che saranno utili a valutare inquinamento e altri fattori. Non ultimo, l'imbarcazione ha a bordo una serie di sensori atmosferici. Visto che è alimentata dal vento, hanno un ruolo fondamentale per calcolare la rotta. Però possono anche essere impiegati per studiare gli eventi atmosferici. Una piccola flotta di imbarcazioni verrà infatti impiegata nell'area degli uragani per studiare da vicino questi eventi meteorologici estremi.

Larry Mayer dell'Università del New Hampshire ha sottolineato che "la qualità dei dati collezionati da Surveyor è di altissima qualità". Al momento è in cantiere la costruzione di un'intera flotta di imbarcazioni come questa, che dovrebbe riuscire a mappare l'intero fondo oceanico del globo nei prossimi 10 anni.

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