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Oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani

Pubblicato il: 08/06/2020
Autore: Redazione GreenCity
In Italia prende il via GenerAzioneMare, la campagna estiva del WWF animata da una grande community che difende specie, habitat, lotta contro l’inquinamento da plastica e sostiene la pesca sostenibile.
In un Mediterraneo devastato dalla pandemia COVID-19 e che si avvia faticosamente ad una stagione turistica poco promettente, il WWF lancia un appello ai 22 paesi e territori costieri in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani: la proposta è quella di lavorare insieme su un “BLUE RECOVERY PLAN” (Un Piano per la Ripresa) per la regione. 
“Il Mediterraneo è un concentrato di biodiversità che tutto il mondo ci invidia, con oltre 17.000 specie, paesaggi evocativi, ricco di cultura, tradizioni – ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia – I paesi che condividono questa grande ‘oasi marina’ hanno quindi un’enorme responsabilità verso i propri cittadini e la nostra proposta punta ad un futuro sostenibile del mare, per il Mondo che Verrà”.
L'iniziativa del WWF "A Blue Recovery for the Mediterranean – Il Piano per La Ripresa Blu del Mediterraneo” parte da dati che mostrano un  peggioramento delle prospettive ecologiche ed economiche del Mediterraneo nel 2020  e indica una serie di priorità e raccomandazioni per garantire ecosistemi marini sani, più posti di lavoro e migliori condizioni di vita entro il 2030.  
Prima di tutto dobbiamo lasciare che il mare ‘riprenda fiato’ e recuperi uno status naturale. Al momento appena l’1,27% del Mediterraneo è effettivamente protetto mentre i maggiori scienziati del mondo concordano sul fatto che almeno il 30% del mare dovrebbe essere tutelato. Le aree protette marine gestite in modo efficace sono fondamentali per ricostruire gli stock ittici, sostenere attività di pesca e turismo sostenibili e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
In secondo luogo, dobbiamo ripensare il nostro sistema economico. Le analisi economiche del WWF 2020 mostrano che tutti i sette principali settori marittimi - dal trasporto marittimo all'acquacoltura, dalla nautica da diporto alla pesca ricreativa e su piccola scala – si basano o competono su aree marine chiave, lasciandole in uno stato di grave esaurimento. Il declino di queste risorse naturali comporterebbe inevitabilmente il declino della maggior parte dei settori economici della regione e delle molte comunità che dipendono da essi.
L’Italia è uno dei paesi più ricchi in Europa e nel Mediterraneo in termini di biodiversità anche marina che forniscono un capitale naturale elevatissimo: sequestro del carbonio fornito dai nostri mari vale tra i 9,7 e i 129 milioni di Euro  l’anno, mentre la funzione protettiva delle praterie marine di posidonia contro l’erosione costiera ha un valore economico stimato circa 83 milioni di Euro l’anno.
E da oggi in Italia e per tutta l’estate il WWF ha anche dato il via a GenerAzioneMare: al suo terzo anno,  questa campagna  ha costruito una vera e propria community con volontari, cittadini, scienziati, pescatori, aziende, tutti uniti per difendere il patrimonio Blu del Mediterraneo.
Nel ricco palinsesto estivo sono previste attività sul campo, come liberazioni di tartarughe e sorveglianza dei nidi. La ricerca sui cetacei avverrà attraverso il monitoraggio delle specie e sulle minacce che affrontano come pesca, traffico nautico, rumore antropico e plastica all’interno del santuario Pelagos anche  grazie all’iniziativa VELE DEL PANDA in collaborazione con WWF Travel. In cantiere anche  incontri con i pescatori, tagging su squali e tartarughe per identificare i loro spostamenti e il comportamento, pulizia di spiagge e coste anche in versione adatta alla sicurezza sanitaria con i SELF PLASTIC FREE TOUR; e poi mappatura delle reti fantasma sui fondali, con la community WWF SUB.
Inoltre, prosegue l’attivazione digitale nata durante il lockdown - ECOTIPS sulla pagina WWF per scoprire/conoscere/imparare mare , si potranno scoprire i segreti di balene e delfini con gli APERIPELAGOS (primo appuntamento stasera alle 17. e poi alle 19 ) , incontri virtuali con esperti Facebook di WWF, imparare a riconoscere e segnalare la presenza di specie marine (tartarughe, cetacei, fratino, o le specie ‘fantasma’ dei fondali), e infine, i consigli per menù sostenibili di pesce.
Giuseppe Di Carlo, Direttore della WWF Mediterranean Marine Initiative, ha dichiarato: “Disastri ecologici, temperature in aumento, crisi dei rifugiati, disoccupazione e ultimo, ma non meno importante, la pandemia: la regione mediterranea è in costante stato di emergenza, incapace di il futuro.
La mappa del Mediterraneo vede un grande bacino blu al centro che tiene insieme i 22 paesi costieri . Il mare è l'unico e più importante tesoro naturale ed economico che possediamo. Ed è qui che dobbiamo investire se vogliamo avere la possibilità di una ripresa reale e a lungo termine. La recente interruzione di alcune attività marittime a causa di COVID-19 ha confermato che se riduciamo la pressione sul mare, gli stock ittici e gli habitat marini potrebbero ricostruire rapidamente e fornire le risorse necessarie a sostenere il nostro rilancio socioeconomico. Abbiamo bisogno di cambiamenti coraggiosi se vogliamo dare alle giovani generazioni la possibilità di vivere e lavorare nel Mediterraneo".


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Categorie: Ambiente

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