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Sostenibilità, oltre alla borraccia bisogna usare acqua a Km 0

Pubblicato il: 28/02/2020
Autore: Redazione GreenCity
Chi vuole essere dalla parte dell'ambiente ha scelto le borracce abbandonando la platica monouso. Il prossimo passo è usare solo acqua a chilometro zero.
L'acqua plastic free ha avuto grande presa su consumatori e aziende. Le borracce in metallo sono fra i prodotti di maggiore successo commerciale da mesi. In molti luoghi i distributori di bottiglie usa e getta sono stati rimossi o stanno per esserlo. Tutto questo è ottimo, ma come sottolinea Culligan, la borraccia da sola non basta. Per essere davvero dalla parte dell'ambiente bisogna riempire le borracce con acqua a chilometro zero.

Un approccio sostenibile è quello che chiede Culligan, azienda italiana specializzata negli impianti e nelle soluzioni per il trattamento delle acque. Essere sostenibile significa non produrre rifiuti, ma anche non produrre inquinamento nel processo di approvvigionamento. Tradotto nella quotidianità degli utenti finali, significa che le borracce "lifestyle" devono essere riempite con acqua del rubinetto, o quasi.

Quasi perché il consiglio di Cullingan, così come dei molti produttori italiani di soluzioni filtranti, è di usare soluzioni filtranti per l'acqua del rubinetto, in modo da purificarla. Quindi di usare quest'acqua per il refill delle borracce. Quello richiesto è un cambio di mentalità epocale, se pensiamo che l'Italia è stata a lungo il primo consumatore europeo di acqua in bottiglia.
borracceLo scoglio da superare è la diffidenza verso l'affidabilità dell'acqua veicolata dagli acquedotti comunali. Una battaglia che Culligan, BTW e altri combattono da tempo. Prima di tutto perché l'acqua in questione è sicura. Il problema è che, dopo decenni di acque in bottiglia, ci siamo abituati a bere acque più dolci. Il sapore dell'acqua del rubinetto non incontra più il nostro gusto. Ma, appunto, è una questione di gusto. Peraltro risolvibile.

Le soluzioni filtranti, oltre a migliorare e igienizzare l’acqua erogata dal rubinetto, possono gassarla, raffrescarla e modificarla dal punto di vista organolettico, rendendo il gusto più vicino a quello a cui siamo abituati. È un'opzione moderna e ambientalista a 360 gradi, che fa risparmiare rispetto alle bottiglie usa e getta.  

Gli erogatori di acqua filtrata possono rivoluzionare anche le abitudini domestiche, e soddisfare concretamente i requisiti ambientalisti. Le soluzioni vanno dalle brocche ai sistemi di filtraggio a incasso (sotto al lavandino) o da posizionare sul piano di lavoro. Sono tutte opzioni offerte da diverse aziende e fino a poco tempo fa poco usate. Oggi c'è grande interesse verso tutte le opzioni sia da parte del grande pubblico che delle aziende.
culliganCurioso e suggestivo il contatore visibile sul sito WaterBattle: aggiorna costantemente il numero delle bottiglie in plastica consumate in Italia. C'è inoltre un simulatore che permette di misurare – a fronte del consumo medio di bottiglie di plastica - il proprio impatto ambientale in termini di utilizzo di petrolio e di emissioni di CO2 che ne derivano.

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