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Di Maio e Costa presentano il Piano Energia e Clima 2030

Pubblicato il: 21/03/2019
Autore: Redazione GreenCity
Il vicepremier Di Maio: "Uno strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione".
Il Ministro Luigi Di Maio ha presentato, inseme al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al sottosegretario Davide Crippa, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 ed è stato messo online il portale energiaclima2030.mise.gov.it per la consultazione pubblica.
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Con questo Piano che presentiamo insieme al ministro Di Maio e al Sottosegretario Crippa, puntiamo alla tutela dell'ambiente ma anche della produzione e dei posti di lavoro”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato, nel corso della conferenza stampa al Ministero dello Sviluppo Economico, l’avvio della consultazione pubblica del piano energia e clima al 2030.
“Quella che stiamo attraversando adesso è una fase di transizione, e la transizione è sempre caratterizzata da fragilità – ha continuato il ministro – una fase di passaggio verso le energie pulite che comunque e' positiva, non solo per l'ambiente. Sappiamo bene, infatti, che per ogni miliardo speso in fonti fossili - ha ricordato Costa - si producono circa 5mila posti di lavoro, mentre per ogni miliardo speso nelle rinnovabili se ne ottengono 15mila. Certo, si deve comunque mettere in campo una transizione equilibrata che ci dia tempo di organizzare le nuove produzioni e porti ad un aumento dei posti di lavoro”. Per fare ciò abbiamo pensato al monitoraggio sugli effetti del Piano ed ogni due anni faremo un tagliando per verificare che ci sia equilibrio e che i risultati siano quelli che vogliamo. Abbiamo avviato un percorso -  ha concluso Costa -  che è partito con il piede giusto, rispettando le scadenze per la presentazione in Commissione Europea e dimostrando serietà e consapevolezza. Adesso abbiamo a disposizione tutto il 2019 per la Valutazione ambientale strategica".
Il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha invece dichiarato: "In questo Piano sono stabiliti i passi che dovremo compiere nei prossimi anni per raggiungere e superare gli obiettivi fissati dall’Unione europea sull’efficienza e la sicurezza energetica, sull’utilizzo di fonti rinnovabili in tema di mercato unico dell’energia e competitività.Il cittadino viene finalmente messo al centro di questa transizione energetica, diventando egli stesso parte attiva del processo di produzione. Si tratta di una rivoluzione amica dell’ambiente che viene realizzata attraverso scelte innovative ed eco-compatibili.
Destinatari e artefici di questa nuova politica sono quindi i cittadini e le imprese, che insieme a tutti gli stakeholder del settore potranno, a partire da oggi, inviare le loro proposte attraverso il portale per la consultazione pubblica che diventa anche uno strumento di dialogo (energiaclima2030.mise.gov.it).
Quando penso al futuro immagino una società più vivibile e a misura d’uomo, alleata del benessere economico e della salute dei suoi abitanti, una società i cui benefici sono correlati all’ambiente secondo un’ottica di economia circolare.
Possiamo e dobbiamo, pertanto, considerare le energie pulite come alleate per una riconversione industriale ecologica del nostro Paese che non si può più rinviare, attraverso un fattore che tutte le più avanzate ricerche indicano come competitivo per le imprese: la sostenibilità ambientale.
Per questo motivo puntiamo ad abbattere la dipendenza dalle fonti fossili di energia e la conseguente importazione dall’estero, sostituendola con la produzione interna di energia rinnovabile.Il Piano si struttura in 5 linee d’intervento, che si svilupperanno in maniera integrata: dalla decarbonizzazione all’efficienza e sicurezza energetica, passando attraverso lo sviluppo del mercato interno dell’energia, della ricerca, dell’innovazione e della competitività.
L’obiettivo è quello di realizzare una nuova politica energetica che assicuri la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio nazionale e accompagni tale transizione.
Vi voglio fornire qualche dato contenuto in questo Piano molto ambizioso:
- Il Piano consentirà all’Italia di ridurre entro il 2030 le proprie emissioni nel settore della grande industria e della produzione elettrica del 56%, rispetto al 2005, a fronte di un obiettivo europeo del 43%. Mentre negli altri settori, quali i trasporti terrestri, il civile e l’agricoltura, al realizzarsi dei benefici attesi dall’attuazione delle politiche e misure individuate, si supererà l’obiettivo del -33% fissato dall’Unione Europea, raggiungendo circa il -35% entro il 2030;
- Altro grande obiettivo sarà perseguire una copertura dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili del 30% rispetto all’attuale 18%".

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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente

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