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Palermo la città più trafficata d'Italia

Pubblicato il: 22/03/2016
Autore: Redazione GreenCity
TomTom Traffic Index: Mexico City è la peggiore città al mondo dove mettersi in macchina. In Italia migliora Milano, peggiora Napoli, Roma resta stabile.
Centinaia di minuti persi nel traffico ogni giorno, decine di ore di ritardo in un solo anno, strade bloccate, code interminabili e tempi di percorrenza che letteralmente raddoppiano. È così che Palermo si aggiudica il gradino più alto del podio e conquista il titolo di città più trafficata d’Italia, seguita da Roma e da un’altra rappresentanza sicula: Messina.
Peggiora Napoli e migliora Milano, seppur in tempo di Expo. Lo scettro di città più trafficata del Mondo, invece, va a Mexico City, seguita da Bangkok e Łódź.  Questa la fotografia scattata dal TomTom Traffic Index, il più accurato barometro a livello mondiale del traffico nelle aree urbane.
Lo studio, che prende in considerazione tutto il 2015, si basa sul rilevamento dei dati di percorrenza reali misurati sull’intero network stradale di 295 città – 77 in più rispetto allo scorso anno - in ben 38 paesi.
Nel corso degli anni TomTom ha costruito un database con 14 trilioni di misurazioni storiche dei tempi di percorrenza al fine di fornire aggiornamenti dettagliati e precisi sul traffico in 50 paesi. 
Nel mondo la peggiore è Mexico City, in Europa è Łódź mentre in Italia è Palermo.
Nel Bel Paese troviamo Roma al secondo posto, seguita da Messina e da Napoli che vede salire il suo indice di congestionamento di ben 2 punti percentuali rispetto al 2014. Emerge un importante trend positivo per Milano che, nonostante il flusso di turisti arrivati in città per Expo, dimostra di aver gestito in maniera ineccepibile il traffico sulle principali arterie urbane ed extracittadine. Infatti, se Milano nel report 2014 riportava un indice di congestionamento pari al 30%, nel 2015 ha perso un punto percentuale e con il 29% si piazza al quinto posto della Top 10 italiana.
A livello globale i dati storici di TomTom dimostrano che il congestionamento del traffico è in aumento del 13% dal 2008. Ma, curiosamente, ci sono differenze importantissime tra i continenti. Mentre il congestionamento del traffico in Nord America è aumentato del 17%, in Europa è incrementato “solo” del 2%. Questo valore potrebbe essere giustificato dalla crescita economica in Nord America e dalla crisi vissuta nel resto d'Europa. Questo dato è certamente influenzato da paesi dell'Europa meridionale come l'Italia (-7%) e la Spagna (-13%), dove si è registrato un netto calo degli indici di congestionamento del traffico negli ultimi otto anni. 
Secondo i dati del TomTom Traffic Index, in Italia i primi due posti nella classifica delle città più trafficate sono sempre appannaggio di Palermo e Roma che riescono a battere non soltanto alcune delle più grandi città europee come Parigi e Bruxelles, ma anche megalopoli come Pechino. Analizzando nel dettaglio la situazione nell’arco della giornata si evidenzia, prima di tutto, il fatto che Palermo, con un indice di congestionamento pari al 41% (ovvero ci vuole il 41% di tempo in più per percorrere un tratto di strada trafficato rispetto al tempo che verrebbe impiegato in una situazione di traffico regolare), è quarta assoluta in Europa, lasciandosi davanti solo Łódź, Mosca e Bucarest. Ogni giorno, nel capoluogo siciliano si perdono ben 38 minuti nel traffico, e in un anno il pendolare palermitano spende 147 ore della sua vita in coda. Nel corso del 2015 il giorno peggiore per mettersi al volante è stato il 2 dicembre. 
Per quanto riguarda Roma, seconda classificata, l’indice di congestionamento, invariato rispetto al 2014, è pari al 38% (26% per i tratti autostradali mentre sulle strade urbane raggiunge il 41%). I giorni peggiori per gli automobilisti durante la settimana sono il mercoledì mattina e il giovedì sera (mentre i migliori sono il venerdì mattina e il lunedì sera), e in assoluto il giorno più trafficato dell’anno nel corso del 2015 è stato l’1 ottobre. 
In terza posizione troviamo ancora una città siciliana, Messina, che con un indice del 35% sorpassa addirittura una metropoli come Milano. Il capoluogo siciliano rivela dati da far rabbrividire anche i centri urbani più popolosi: dal ritardo che si accumula nell’ora di punta (30 minuti) fino alle 116 ore che ogni anno i cittadini passano i coda. Il giorno peggiore? Forse per le lunghe code create dai turisti in vacanza è stato il 22 agosto 2015. 
In quarta posizione troviamo Napoli che, con un indice del 31%, sorpassa Milano e, paragonato al 29% del precedente report, peggiora la sua posizione in classifica. Un vero annus horribilis per il capoluogo campano, che si piazza al 32° posto a livello europeo, peggiorando in tutti gli indici del report TomTom: dal dato del traffico sulle strade urbane pari al 41%, al ritardo che si accumula nell’ora di punta (31 minuti), fino alle ore che ogni anno i cittadini passano in coda, che diventano ben 119. 
Ma la vera sorpresa è Milano che nel 2015, anno di Expo e di 6 mesi di turisti provenienti da tutto il mondo, migliora come mai prima d’ora la sua performance e guadagna un ambitissimo 5° posto che permette alla Pubblica Amministrazione di meritarsi i complimenti per la gestione del traffico urbano in un momento storico di grande affluenza. L’indice di congestionamento del capoluogo lombardo è stato studiato su un totale di 16335 km totali, (pari all’area della Grande Milano), suddivisi in 368 km di tratti autostradali e 15967 km di strade urbane. L’indice di congestionamento che ne è risultato è stato pari al 29%. Il lunedì mattina e il venerdì pomeriggio sono i giorni nei quali i milanesi dovrebbero lasciare nei box le proprie auto, prediligendo l’utilizzo dei mezzi pubblici, mentre i giorni migliori sono il venerdì mattina e il lunedì sera. Migliorano anche entrambi gli indici che riguardano il ritardo medio nell’ora di punta, che passa da 34 minuti a 33 mentre il tempo passato in coda dai milanesi nel corso dell’anno ammonta a 128 ore totali. Per i milanesi il giorno peggiore è stato il 2 aprile 2015. 
Al sesto posto si trova Catania, che presidia il TomTom Traffic Index con un indice del 26%. Sui 6657 km di rete stradale catanese, i cittadini spendono 94 ore all’anno, e il trend rispetto all’anno precedente non sembra denotare nulla di buono. Agli ultimi posti della classifica italiana, infine, ci sono Bari (25%), Bologna, Firenze e Torino (tutte al 23%).  La fotografia scattata dal TomTom Traffic analizza nel dettaglio anche l’andamento del traffico all’ora di punta, confrontandolo con i livelli che si registrano nei momenti più calmi della giornata.
Il picco del traffico mattutino, quello che risente dell’arrivo dei pendolari, conferma Roma al primo posto con tempi di percorrenza che aumentano addirittura del 73%, seguita da Palermo, (+62%) e da Milano (+59%). La mattina si viaggia meglio a Messina e Napoli che registrano picchi rispettivamente del +50% e +47%.  Situazione analoga alla sera, che vede Palermo al primo posto (+66%), segue Roma (+65%), Napoli (+56%) nel calcolo dei tempi di percorrenza, seguite da Milano (+52%) e Messina (+51%). È nel momento del ritorno a casa dal lavoro che Bologna (+44%) diventa peggio di Catania (+43%) e Bari (+40%).

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