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Boeing collabora con gli Emirati Arabi per ricavare biocarburante dalle piante del deserto

Pubblicato il: 23/01/2014
Autore: Redazione GreenCity
Il progetto pilota sperimenterà piante desertiche cresciute con acqua di mare, importanti per molti Paesi aridi.
Boeing e i suoi partner hanno fatto delle scoperte fondamentali nell’ambito dello sviluppo di biocarburante per l’aviazione sostenibile, riscontrando che le piante desertiche nutrite con acqua di mare sono in grado di produrre biocarburante in modo più efficiente rispetto a qualsiasi altra materia prima meglio conosciuta.
Il Consorzio di ricerca sulla bioenergia sostenibile (SBRC), affiliato all’Istituto di Scienza e Tecnologia Masdar ad Abu Dhabi, testerà queste scoperte in un progetto che potrebbe supportare la produzione di coltivazioni per biocarburante nei paesi aridi, come ad esempio gli Emirati Arabi Uniti.
“Le piante chiamate alofite dimostrano, molto più dei risultati attesi, di poter essere utilizzate come fonte per carburante rinnovabile per gli aerei e altri veicoli”, ha dichiarato il Dottor Alejandro Rios, Direttore dell’SBRC. “Gli Emirati Arabi sono diventati leader nella ricerca sui territori desertici e sull’acqua salmastra per far crescere materie prime per il biocarburante sostenibile, che ha anche applicazioni potenziali in altre parti del mondo”.
Il Consorzio SBRC, fondato da Boeing, Etihad Airways e Honeywell UOP, si dedica allo sviluppo e alla commercializzazione del biocarburante per l’aviazione sostenibile, che emette dal 50 all’80% in meno di CO2 durante il suo ciclo di vita, paragonato al carburante fossile. I semi delle alofite contengono un olio adatto alla produzione di biocarburante.
La ricerca dell’SBRC ha rilevato che tutte le piante a cespuglio possono essere trasformate in biocarburante in modo più efficace rispetto a molte altre materie prime. Nei prossimi anni, gli scienziati dell’SBRC creeranno un ecosistema sperimentale piantando due coltivazioni di alofite nel terreno sabbioso di Abu Dhabi. I rifiuti marini costituiti da pesci e gamberi nutriranno le alofite che puliranno l’acqua mentre crescono. L’acqua quindi scorrerà in una distesa di mangrovie prima di confluire nell’oceano.Entrambe le piante potranno essere trasformate in biocarburante per l’aviazione utilizzando i risultati delle ricerche dell’SBRC.

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