Boeing e la cinese
Commercial Aircraft Corp (
Comac) hanno intrapreso un
progetto di ricerca presso il
Hangzhou Energy Engineering & Technology con l’obiettivo di
far volare gli aerei con gli scarti da cucina. Nello specifico, lo studio si concentra sull’
olio esausto, ossia quello che viene utilizzato ripetutamente per friggere, dal quale i ricercatori pensano di poter ricavare un componente fondamentale all’aviazione.
Nel corso del primo anno di progettazione saranno effettuate
valutazioni di fattibilità e in particolare verranno stimati
i costi e i possibili vantaggi. Il centro
Boeing-Comac sta lavorando con università e istituzioni di ricerca in Cina al fine di ampliare la conoscenza in settori come quello dei carburanti sostenibili.
In tempi recenti, la Cina si è impegnata per
ridurre il proprio contributo ai gas serra, firmando un accordo con l’
Unione Europea.
Non sarebbe comunque la prima volta che l’olio da cucina viene utilizzato per far volare gli aerei: nel mese di aprile di quest’anno, in Australia, un volo
Sidney-Adelaide era stato effettuato in questo modo, ma l’olio era stato utilizzato raffinato e il velivolo si era messo in moto miscelando anche il
50% di cherosene.
Qualora il primo anno di studi di fattibilità dovesse risultare positivo, la ricerca potrebbe dare il via libera alla progressiva riduzione di carburanti tradizionali ad
alto impatto ambientale.
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