Secondo la seconda edizione dello studio eReadiness di PwC Strategy&, lo scenario della mobilità elettrica è positivo. L’indagine, che ha riguardato
Italia, Francia, Germania, Spagna, Norvegia e Svizzera, ha coinvolto oltre 4.000 consumatori, più di 100 fleet manager aziendali, con una flotta pari ad almeno 100 veicoli, e 30 concessionarie rappresentanti 29 brand.
A causa dell’emergenza COVID, nel 2020 il mercato dell’auto dei sei Paesi in esame ha subìto una battuta d’arresto, registrando un calo dell’immatricolato del 26% rispetto al 2019. Nello stesso periodo, le vetture elettriche (BEV) e plug-in ibride (PHEV) hanno mostrato un andamento in forte controtendenza, aumentando sia i volumi di vendita che, di conseguenza, la quota di mercato. Nei prossimi tre anni, PwC Strategy& evidenzia che la
ripresa del mercato dell’auto sarà trainata principalmente dalla crescita delle motorizzazioni elettriche e ibride (EV). D’altra parte, durante la pandemia le case automobilistiche hanno proseguito con ingenti investimenti per l’elettrificazione della gamma, confermando come l’e-mobility rappresenti una priorità di investimento per il futuro. In questo scenario,
Germania e Francia rappresentano, per dimensioni, i principali mercati in Europa per le vetture elettriche, mentre Italia e Svizzera sono i mercati in cui la crescita attesa anno su anno di vetture elettriche sarà maggiore.
Il profilo di chi acquista auto elettricheDallo studio emerge un forte interesse da parte dei consumatori e delle aziende per gli EV con
oltre il 55% dei privati intervistati che si dichiara interessato ad acquistare una vettura elettrica nei prossimi due anni. In ambito aziendale,
il 100% dei fleet manager intervistati dichiara di voler inserire o incrementare la quota di elettrico entro il 2023.
“L’identikit di chi acquista vetture elettriche, in linea con quanto emerso nella prima edizione dello studio, è mediamente una persona di mezza età, residente in città, con un reddito superiore ai proprietari di auto a combustione. Il canale di acquisto preferito continua ad essere la concessionaria ma cresce il canale online per i prossimi acquisti, con 6 intervistati su 10 che sarebbero disposti ad acquistare la vettura online guidati dalla praticità e dalla trasparenza sul prezzo. A frenare l’acquisto online, rimane però il desiderio di vedere e provare dal vivo la vettura e la necessità di ricevere assistenza da parte del venditore nella configurazione della vettura e dei servizi accessori” commenta
Francesco Papi, Partner di PwC Strategy&, che prosegue:
“Cala nell’ultimo anno il livello di soddisfazione durante l’esperienza di acquisto delle auto elettriche, che rimane inferiore rispetto a quello registrato per gli acquirenti di veicoli tradizionali. La causa è data in parte dall’insoddisfazione dei clienti nella gestione dell’installazione della wall-box di ricarica. Dal momento che circa il 50% dei clienti acquista un sistema di ricarica privata, oltre alla vettura, rimane cruciale per gli OEM gestire in modo efficacie questa fase”. Il mercato dell’usato elettrico è ancora nascente, ma nei prossimi tre anni potrebbe acquisire importanza, dal momento che circa i 2/3 dei clienti interessati alle vetture elettriche si dichiarano propensi all’acquisto di una vettura usata. I proprietari di EV usati hanno un profilo simile quello degli acquirenti delle vetture nuove, ma più giovane e con un reddito leggermente inferiore.
Dreamers, Luxurious e Tech EnthusiastI potenziali clienti di vetture elettriche rappresentano il 64% del campione dei consumatori intervistati. Tra di loro, Dreamers, Luxurious e Tech Enthusiast rappresentano i tre profili (dei sei identificati nella ricerca) con la maggiore propensione all’acquisto.
I minori costi di utilizzo, la riduzione dell’impatto ambientale e la possibilità di ricaricare la vettura a casa, sono le principali ragioni a trainare gli acquisti secondo l’indagine PwC Strategy&, in linea con i risultati l’edizione precedente. In crescita sostanziale l’autonomia, che sale al quarto posto fra le motivazioni di acquisto confermando i progressi tecnologici delle case automobilistiche. Aumentano del 2% rispetto al 2019 i privati ancora scettici riguardo all’acquisto delle vetture elettriche a causa della crisi economica conseguente alla pandemia. Il profilo sociodemografico di questi consumatori mostra un reddito pari alla metà di quello dei proprietari di vetture elettriche, una minore disponibilità di parcheggi privati e una localizzazione in aree extra-urbane.
Le principali barriere all’acquisto, come nella precedente edizione dello studio, sono il costo iniziale elevato, la limitata autonomia della batteria ed il tempo necessario alla ricarica, ma quest’anno emerge anche la preoccupazione per l’impatto ambientale legato alla produzione delle batterie.
Sul fronte aziendale, i risultati evidenziano anche per il 2020 il forte interesse da parte di tutti i fleet manager intervistati a introdurre o incrementare la quota di EV nella flotta aziendale, con circa il 70% delle aziende che ha optato per l’acquisto di una soluzione o infrastruttura di ricarica congiuntamente ai veicoli elettrici.
A spingere le aziende ad acquistare veicoli elettrici è soprattutto l’interesse legato a temi di immagine aziendale e di costo, come la presenza di incentivi, benefici fiscali e riduzione dei costi legati alle emissioni di CO2. Le principali
barriere, invece, derivano dall’incertezza sulla vita utile delle batterie e dalla difficoltà nell’utilizzo data dai lunghi tempi di ricarica o dalla mancanza di infrastruttura di ricarica pubblica in linea con le esigenze aziendali.
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