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Nasce Via Vigilius in otto tappe dal vigilius mountain resort a Trento

Pubblicato il: 13/06/2016
Autore: Redazione GreenCity
Sentire la natura e raccogliere impressioni indimenticabili, le nuove proposte del vigilius mountain resort per scoprire un percorso indimenticabile.
Il vigilius mountain resort, design hotel ecosostenibile in Alto Adige, costituisce il punto di partenza per il nuovo sentiero a lunga distanza "Via Vigilius", inaugurato a fine maggio che, dal Monte San Vigilio (Lana) in Alto Adige, porta a Trento in Trentino. Il resort diventa così il luogo nel quale ricaricare le proprie energie al cospetto dell’imponente panorama costituito dalle Dolomiti prima di affrontare il percorso in 8 tappe per un totale di 109, 2 km.
Come un'isola tra le montagne, situato sul Monte San Vigilio, meta dove non sono presenti automobili, il vigilius mountain resort è il punto di partenza ideale per questo nuovo sentiero che conduce alla scoperta di luoghi e paesaggi in grado di donare impressioni uniche e indimenticabili. L’ispiratore di Via Vigilius, Ulrich Ladurner, titolare del resort, ha voluto ricreare un sentiero da percorrere a piedi che ripercorre le orme del vescovo Vigilio che portano dal Monte S. Vigilio a Trento. Il sentiero è stato ideato due anni fa grazie all’idea di Ulrich Ladurner e di Christian Ladurner, fotografo e guida alpina e realizzato grazie al supporto di Mauro Tumler specialista di geo-localizzazione che ha trovato e definito i sentieri di Via Vigilius. Il risultato ha dato vita ad percorso a lunga percorrenza che parte dalla stazione a monte della funivia Monte San Vigilio e arriva fino a Vela, località alle porte della città di Trento.
Per essere pronti alla scoperta di Via Vigilius, il vigilius mountain resort propone 4 giorni per recuperare le forze e predisporsi mentalmente al lungo cammino. In particolare dal 6 giugno al 5 novembre è stato predisposto lo speciale pacchetto “Semplicemente: a ritmo con la natura” proprio per tutti gli appassionati che vorranno essere tra i primi a raggiungere Trento partendo dal Monte San Vigilio. A disposizione infatti Barbara, la sport trainer del vigilius mountain resort, per accompagnare gli ospiti alla scoperta delle prime tappe di via Vigilius. Il soggiorno, come mix tra SPA e natura, prevede attività e trattamenti per prepararsi, sia fisicamente, sia psicologicamente, alla nuova avventura.

Di seguito le tappe del percorso:

PRIMO GIORNO: dalla stazione a monte della funivia di San Vigilio all'albergo Jocher.
Si può salire sul Monte San Vigilio con calma a mezzo giorno o nel primo pomeriggio e prima della marcia godersi in assoluta pace un caffè sulla terrazza dell’albergo Vigilius, dove si può ammirare un bellissimo panorama. In leggera salita si attraversano boschi di larici e abeti per poi proseguire su prati da pascolo, fino ad arrivare al ristorante Jocher, primo alloggio per la notte. Qui bisogna assolutamente prendersi il tempo di visitare la chiesetta di San Vigilio che si trova subito nelle vicinanze, dove si può ammirare il panorama sulla Val Venosta e il gruppo del Tessa. La chiesa si trova a 1796 m ed è il punto più alto della via Vigilius. Dopo cena si può fare ancora una breve camminata fino al sovrastante ripetitore e aspettare il tramonto.
SECONDO GIORNO: dall'albergo Jocher a Senale.
Questa lunga tappa obbliga il viandante ad una partenza di buon mattino. S’inizia con la discesa dall’Albergo Jocher fino al paesino di montagna, Pavicolo. Si scende, sospesi nel vuoto, con una nostalgica funivia privata dagli orari “flessibili”, fino alla strada principale della Val d’Ultimo. In prossimità della stazione a valle, con l’autobus di linea si raggiunge in un quarto d’ora il primo paese della Val d’Ultimo, San Pancrazio. Dal paese si scende nella gola fino alla piccola baita di legno, si segue per un breve tratto l’ “Ultner Talweg”, dove inizia la lunga e ripida salita sull’altro versante della valle. Salendo, la vista si apre di continuo sul Lago di Zoccolo e in fondo alla valle sui ghiacciai del gruppo dell’Ortles. Dalla Forcella di Plazzoles si cammina comodamente verso il Passo delle Palade. Purtroppo per arrivare al passo bisogna percorrere ca. 1,5 km sulla trafficata strada statale. L’unica alternativa per evitare la strada o per chi fosse già stanco, è raggiungere la meta prefissata, il paese di Senale, in autobus di linea. Dal Passo delle Palade si costeggia per un breve tratto la strada statale, si scende a destra, segnavia “Schöpfungsweg”, poi sentiero dei dinosauri “Triassic Park” fino al piccolo luogo di pellegrinaggio Senale.
TERZO GIORNO: da Senale a Fondo.
Durante questa tappa, circa a metà percorso, si oltrepassa il confine della Provincia di Trento. La mattina inizia con una comoda camminata, lasciandosi alle spalle il piccolo paese si scende su sentieri facili fino al Rio Novella. Nel greto del fiume fa piuttosto fresco e il paesaggio è naturale. Ben presto si raggiungono i primi prati di S. Felice e la piccola chiesa al centro del paese, dove inizia la salita al Lago di Tret, situato vicino al confine con il Trentino. Passato il confine, si arriva alla Malga di Tret, qui inizia la lunga discesa verso Fondo. Inizialmente su sentieri boschivi, poi su una scomoda strada forestale chiusa al traffico, si raggiunge il Lago Smeraldo. Da qui, un breve passaggio nel “Canyon Burrone”, ci porta direttamente al centro di Fondo, dove la fatica di questa tappa verrà ben presto dimenticata.
QUARTO GIORNO: da Fondo a SfruzDa Fondo l’escursione prosegue verso San Romedio, lungo un altipiano immerso nella quiete della Val di Non. La via inizia tra ordinati filari di meli e prati. In questo paesaggio ridente. Sulla ciclopedonale asfaltata si raggiunge comodamente Salter. Alla fine del paese si scende lungo il ripido sentiero, spesso scivoloso per l’umidità della spettacolare forra che scende fino a San Romedio. Questo frequentatissimo santuario è un luogo mistico che invita a trattenersi. Accanto all’eremo si trova anche un recinto per gli orsi. Sulla strada forestale, in leggera salita si arriva al Lago di Tavon e salendo  un ripido sentiero nel bosco si raggiunge una piazzola panoramica, con vista sul santuario e il gruppo del Brenta. Si prosegue nel bosco lungo un sentiero pianeggiante raggiungendo comodamente il paese di Smarano. Lungo il cammino il panorama si apre di continuo sui laghi sottostanti di Tavon e di Core.
QUINTO GIORNO: da Sfruz a Vigo di Tondo e sulle punte rocciose del Brenta. A poca distanza da Smarano si trova il grazioso paese di Sfruz.
Questa è una delle tappe più lunghe della Via Vigilius. È consigliabile partire di buon’ora per raggiungere il centro del paese di Vervò. La giornata inizia con una discesa relativamente comoda; da Sfruz si scende fino al torrente Rivo delle Sette Fontane. Dopo la fornace, si prosegue sulla strada forestale che porta in direzione Tres. Si sfiora il paese, continuando su un lungo tratto con ampia vista, dove il paesaggio ci ricorda le colline della Toscana. Salendo ulteriormente si raggiunge Vervò. Da qui si costeggia per un breve tratto la strada principale fino ad arrivare alla strada forestale, che sale al punto panoramico, Verginaz. Si scende nella gola dell’imponente Rio Pongaiola, che porta acqua solo dopo forti temporali e piogge intense. Alcune ripide rampe in cemento portano ai prati della Malga Vervó, mettendo alla dura prova l’escursionista. Una strada forestale, in continuo saliscendi conduce nella Val Marzana. Dopo il bivio per Prà d’Arzia, si arriva alla diramazione sopra il Castel Thun. In prossimità dell’incantevole castello si apre un’ampia vista sul Brenta, la Val di Sole e le sovrastanti catene montuose. Passando attraverso campi di mele attorniati da un paesaggio mozzafiato, si raggiunge Vigo di Ton, la meta di questa giornata.
SESTO GIORNO: da Vigo di Ton a Monte.
La tappa richiede una buona resistenza ed è necessario alzarsi di buon mattino. La distanza non è particolarmente lunga, ma i notevoli metri di dislivello in salita e in discesa incidono particolarmente sulla difficoltà di questa tappa. Il tratto più impegnativo incomincia dopo la Malga Bodrina fino al Baito degli Aiseli, dove il sentiero è molto esposto e si raccomanda la massima attenzione. Da Vigo di Ton (482 m) si segue la strada fino al ponte che attraversa il Rio Rinassico, si sale per ca. mezzo chilometro sulla stretta strada asfaltata. Si continua nel bosco su un sentiero impegnativo, che dopo 1000 metri di dislivello porta alla Malga Bodrina (1562 m), situata su un ampio altipiano. Da qui una panoramica si apre sulla Val di Non, il gruppo del Brenta e a nord-est sulle Maddalene. Subito dopo la malga inizia la discesa verso Monte, su un sentiero esposto che attraversa un canalone a strapiombo. Anche se alcuni tratti sono assicurati con cavi d’acciaio, bisogna comunque camminare cauti e concentrati. Inaspettatamente si apre un panorama a 360°, in basso l’ampia Val d’Adige con Trento, il Monte Bondone, il gruppo del Brenta e del Lagorai, in lontananza, ad est si scorgono perfino le Pale di San Martino. Scendendo ulteriormente si raggiunge il Baito degli Aiseli (1416 m) dove un sentiero con ben 217 gradini conduce fino a Monte di Mezzocorona (891 m).
SETTIMO GIORNO: da Monte a Vallene.
Si lascia la località Monte scendendo in ca. 3 minuti di 620 metri di dislivello con la vertiginosa funivia fino a Mezzocorona, da qui in 15 minuti si raggiunge la stazione della ferrovia a scartamento ridotto Trento – Malè, che si trova a sud del paese. La ferrovia collega Mezzocorona con Mezzolombardo, situato a 3 km sull’altra sponda della valle, dove inizia la salita verso Fai della Paganella. La tappa da Mezzolombardo a Terlago è la più lunga della Via Vigilius. Il sentiero da Mezzolombardo sale ripido a serpentine fino all’altipiano di Fai della Paganella. Sopra l’abitato una comoda passeggiata costeggia la sovrastante montagna e porta al Passo Santel, vicino agli impianti della Paganella. Passati per il bivacco ristrutturato “El Cason” si raggiunge il bivio di Molinel, nei cui pressi si trova un punto panoramico, con bella vista sulla Val d’Adige e Trento. Da qui si sale sul ripido sentiero verso il Lago di Lamar. Proseguendo si arriva al canalone. Si scollina nei pressi del Prà della Bedola e si scende all’incantevole Lago di Lamar (m 714), il primo dei 3 laghi situati su questo altipiano. Il Lago Santo si trova più a sud, il Lago di Terlago vicino all’omonimo paese. Si cammina per un breve tratto lungo il lago e attraverso sentieri immersi nel bosco, si raggiunge Vallene.
OTTAVO GIORNO: da Vallene a Trento.
L’ultima tappa della Via Vigilius, conduce da Vallene fino a Vela/Trento. Il percorso di questa tappa è anche l’inizio del sentiero di San Vili, progettato dalla SAT Trentina e rivisita la via che il vescovo San Vigilio percorse fino in Val Rendena, dove venne bastonato a morte. Da Vallene si scende a Vela, un piccolo sobborgo di Trento.

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Categorie: Green Life

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