La Valchiavenna è conosciuta per le numerose attrattive paesaggistiche e naturali che da sempre la caratterizzano, ma non solo: il territorio, infatti, è ricco di antiche chiese e santuari che raccontano una storia passata, rappresentano un patrimonio artistico e culturale di valore inestimabile e custodiscono testimonianze antiche e preziose per l’intera Valle.
Domenica 6 giugno 2021, l’antica cittadina di Chiavenna ospiterà un momento di grande valenza spirituale che accompagnerà i fedeli e non, alla scoperta della figura di Suor Maria Laura Mainetti e dei luoghi in cui ha vissuto e operato come Figlia della Croce. Numerosi saranno, infatti, i percorsi ideati con l’obiettivo di far conoscere e approfondire le sue memorie: dove è nata, dove ha vissuto, dove ha incontrato la fede, dove ha operato per il bene degli altri e dove, infine, è avvenuto il martirio il 6 giugno 2000. Tra i luoghi simbolo ci sono quelli legati alla sua nascita come il paesino di Colico, la Chiesa di San Bernardino dove capì che il suo scopo era di "fare qualcosa di bello per gli altri", Chiavenna che l’ha ospitata dal 1984 fino alla sua morte, la stanza dove alloggiava all’interno dell’ex Istituto Immacolata, il luogo del martirio in Via Poiatengo da sempre meta di continui pellegrinaggi e quello della sepoltura presso la suggestiva e storica Collegiata di San Lorenzo e, infine, la Chiesa di Santa Maria dove Suor Maria Laura era solita recarsi quotidianamente in preghiera per la santa messa.
La giornata, considerata come una delle manifestazioni più grandi ed importanti che vivrà il territorio della Valchiavenna, sarà una vera e propria occasione per la comunità di stringersi in preghiera in ricordo del sacrificio di una donna religiosa che durante la propria vita ha incarnato e rispettato i principi della Chiesa Cattolica. Oltre ai luoghi religiosi, i fedeli potranno visitare e ammirare le bellezze paesaggistiche del territorio della Valchiavenna, dalla Riserva Naturale del Pian di Spagna, all’antica Piuro con le Cascate dell’Acquafraggia, fino ai piccoli borghi ricchi di cultura e antiche tradizioni enogastronomiche.
Per coloro che desiderano scoprire il territorio unendo storia, tradizione e fede, a Chiavenna spicca la Collegiata di San Lorenzo, che da sempre è uno dei punti di interesse fondamentali per chi visita la località. La chiesa parrocchiale rappresenta un complesso religioso le cui origini risalgono al V secolo ma che, negli anni, è stato più volte ristrutturato. Ancora oggi conserva le antiche pareti romaniche originali e al suo interno è possibile ammirare gli splendidi affreschi del 1759, realizzati dai comaschi Filippo Fiori e Giovan Maria Giussani, che in parte sono stati restaurati nell'800. Dal piccolo cortile, si accede al Museo del Tesoro, che ospita tesori religiosi particolarmente significativi per l’arte e la storia locale: sono esposti dipinti, libri liturgici, ricchi e preziosi paramenti e un rarissimo codice musicale dell’XI secolo. Ma il fiore all’occhiello dell’intera collezione è la "Pace di Chiavenna", una splendida coperta di evangeliario del XI secolo in oro sbalzato decorata con gemme, perle e smalti preziosi, che rappresenta ancora oggi un capolavoro dell’oreficeria medievale e che, secondo la tradizione, sarebbe stata donata a Chiavenna da un vescovo tedesco o francese: forse da Cristiano di Magonza che nel 1176 accompagnò il Barbarossa a Chiavenna.
Ne cuore del rione Santa Maria, alle porte del centro storico di Chiavenna, si trova la Chiesa di Santa Maria che fu consacrata nel 1327. Costruita come un semplice edificio medioevale a navata unica, con un’abside semicircolare e il campanile sulla sinistra, nel 1668 fu completamente ristrutturata e trasformata in una delle migliori architetture barocche della Valchiavenna: esternamente, il portale maggiore scolpito in pietra ollare si completa di una statua marmorea dell'Immacolata, mentre l'interno è ricco di prestigiosi elementi pittorici ed architettonici di grande valenza storica e artistica.
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