L’Alto Adige senza turismo? Molti altoatesini sicuramente non vogliono e non possono nemmeno immaginarlo, soprattutto dopo un anno intero dominato da una pandemia. Le implicazioni dovute al coronavirus hanno obbligato molti hotel e ristoranti asospendere le loro attività quotidiane nella primavera dello scorso anno e,di nuovo,dall'autunno in poi. Oggi, invece, si muovono i primi passi verso una riapertura certa. “Da alcune settimane le strutture ricettive sono autorizzate ad ospitare nuovamente gli ospiti, tuttavia la maggior parte delle strutture riaprirà gradualmente: al momento sono nel pieno dei preparativi per accogliere al meglio i primi vacanzieri”, spiega
Booking Alto Adige,
il portale di prenotazione online dell’Unione degli Albergatori e dei Pubblici Esercenti (HGV). Anche nella ristorazione la parola chiave è “gradualmente e in sicurezza”: “Da inizio settimana i ristoranti, le trattorie, i bar e i cafè possono accogliere gli ospiti sia all’interno sia all’esterno del locale, dopo molte settimane di restrizioni e chiusure imposte. Un grande passo verso la normalità questo, che fa tirare un sospiro di sollievo non solo all’industria ma anche alla regione intera”.
Il
settore del turismo è di vitale importanza per l’Alto Adige, come si evince da alcuni dati elaborati da Booking Alto Adige: “In Alto Adige ci sono circa 10.000 strutture ricettive,le qualinormalmenteregistrano più di 30 milioni di pernottamenti all’anno.
Le aziende coinvoltenella ristorazioneinvecesono circa 3.400e sono dislocate in tutto il territorio altoatesino. Insieme,il settore alberghiero e dellaristorazione garantisconol’occupazione di circa 33.000 collaboratori. Eppure, il valore aggiunto generato dal turismo va ben oltre: “I settori del commercio, dell’agricoltura, dell’artigianato, del tempo libero e dei servizi traggono profitto e un solido beneficio dalla presenza dei turisti”. Non solo: “Il turismo ravviva le città, i paesini e le valli. In questo modo le località si sviluppano ulteriormente e la popolazione locale può trovare impiego e avere delle entratesicure”, conclude Booking Alto Adige
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