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Il Club alpino italiano lavora perché quest'estate i rifugi possano riaprire

Pubblicato il: 20/04/2020
Autore: Redazione GreenCity
"Faremo di tutto, intervenendo nelle sedi istituzionali e mettendo a disposizione risorse per la riapertura", precisa Antonio Montani, vicepresidente del Cai e responsabile dei rifugi.
"Pur essendo vero che possono esserci difficoltà a riaprire i rifugi, soprattutto quelli di alta quota, deve essere chiaro che il Club alpino italiano si è attivato e sta lavorando per scongiurare questa ipotesi", così Antonio Montani, vicepresidente del Cai e responsabile dei rifugi commenta l'articolo pubblicato oggi, 18 aprile, sulla testata La Repubblica: "L'estate in montagna senza rifugi", a firma di Giampaolo Visetti.
E precisa: "Faremo di tutto, sia intervenendo nelle sedi istituzionali per spiegare la differenza che c'è tra rifugio e albergo, sia mettendo a disposizione delle nostre Sezioni e dei rifugisti tutte la risorse disponibili per poter contribuire alla riapertura delle strutture".
Le modalità della riapertura dei rifugi dipenderanno anche dalle future disposizioni normative sulla Fase 2 dell'attuale emergenza sanitaria.
Il Cai ha dichiarato che "farà la propria parte sostenendo Sezioni e rifugi per affrontare questa difficile situazione e per arrivare alla riapertura il prima possibile".


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Categorie: Green Life

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