Estate, condizionatore più efficiente: il vademecum per la manutenzione
Pubblicato il: 25/07/2023
Autore: Redazione GreenCity
Apparecchi sempre più efficienti ed intelligenti, dotati di tecnologia Inverter e IoT integrati, non bastano da soli a dare un taglio ai consumi e quindi alla bolletta.
Con il caldo, protagonista nelle case e negli uffici è il condizionatore: una famiglia italiana su due utilizza un sistema per il condizionamento domestico e quasi una su tre è abituata ad accenderlo tutti i giorni durante i mesi più caldi (Istat 2022). Gli incentivi fiscali, l’intensificarsi della frequenza e dell’intensità delle ondate di calore e il fermento legislativo che ha dato la spinta alla produzione di apparecchi sempre più efficienti hanno contribuito a far registrare numeri positivi al settore della climatizzazione, come evidenziato dall’indagine statistica di Assoclima sull’anno 2022, con un mercato che in Italia ha superato i 3 miliardi di euro (+35,5% sul 2021). L’aumento dei costi dell’energia pone però i consumatori in un’ottica di attenzione ai consumi e quindi all’efficienza degli apparecchi. Al di là del modello e della tipologia di condizionatore installato, vi sono alcuni accorgimenti che consentono di mantenere i climatizzatori sempre performanti anche dopo anni di utilizzo.
Italtherm, azienda italiana leader nella produzione di impianti di riscaldamento e condizionamento, ha preparato una guida in 5 punti per il buon mantenimento del proprio condizionatore. La parola chiave per assicurare un buon grado di raffrescamento alla propria abitazione è: manutenzione.
1. Dedicarsi alla pulizia periodica degli split e dei filtri
Un condizionatore libero da ostruzioni, con i filtri puliti e le bocchette accuratamente deterse non solo assicura un funzionamento corretto dal punto di vista igienico, evitando il proliferare di muffe e batteri e di cattivi odori, ma è anche più efficiente. La pulizia dell’unità interna andrebbe effettuata almeno una volta all’anno, all’inizio e alla fine della stagione di utilizzo, e ad intervalli regolari in caso di utilizzo continuativo della macchina. Si intraprende per prima cosa la pulizia esterna dello split servendosi di un panno umido, e si procede poi al lavaggio dei filtri interni con acqua tiepida e un detergente neutro o sapone di Marsiglia. Una volta asciugati bene all’aria, si possono rimontare nell’unità. 2. Adoperare filtri antibatterici per la qualità dell’aria
Se non adeguatamente mantenuti, i condizionatori possono diventare un ricettacolo di microrganismi dannosi per la salute, come muffe, batteri e la pericolosa legionella. Per questo motivo, oltre alla pulizia ordinaria si raccomanda l’installazione nell’unità di filtri antibatterici, che tramite carboni attivi impediscono agli agenti patogeni di proliferare. 3. Ricordarsi di pulire l’unità esterna
Spesso ci si dimentica che anche l’unità esterna richiede qualche accorgimento da parte nostra per continuare a funzionare al meglio, e per prevenire i guasti al motore. È qui, infatti, che si depositano polveri, detriti e dove si possono creare ostruzioni (ad es. foglie secche o bastoncini) che riducono l’efficienza del condizionatore. Basta ricordarsi di spazzolare il motore con una scopa o l'aspirapolvere, e di lavare la superficie con un panno inumidito con sapone sgrassante.
4. Verificare la presenza di perdite di gas
Qualora il condizionatore non rinfrescasse abbastanza, potrebbe essere presente una perdita del gas refrigerante, che va ricaricato da un tecnico specializzato. Prima di richiedere l’intervento di manutenzione, assicurarsi di aver controllato lo stato dell’unità interna (pulizia dei filtri, delle ventole, del vaporizzatore e condensatore) e di quella esterna (presenza di ostruzioni o sporco). Se non si riscontrasse alcun problema, potrebbe essere il condizionatore ad essere effettivamente scarico. 5. Utilizzare il condizionatore in modo “smart”
Il corretto comfort ambientale viene assicurato non soltanto da una macchina efficiente, installata nella posizione corretta e adeguatamente commisurata alla metratura della stanza da rinfrescare, ma anche e soprattutto da un utilizzo intelligente. Questo significa non esagerare con il freddo (è sufficiente impostare la temperatura del condizionatore su qualche grado in meno rispetto alla temperatura esterna), con il tempo di utilizzo (soprattutto durante la notte, sfruttare le modalità notturne che regolano la temperatura del raffrescamento in modo automatico e più opportuno) e imparare ad utilizzare la funzione di deumidificazione se il problema è costituito soprattutto da un eccesso di umidità, più che di caldo.
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