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Il WWF lancia la campagna One million ponds dedicata alle zone umide, scrigno di biodiversità

Pubblicato il: 02/02/2018
Autore: Redazione GreenCity
Nel nuovo Report WWF la mappa dei siti più a rischio, le specie aliene e istruzioni per lo stagno “Fai da te”.
Zone Umide sorvegliate speciali a causa dell'effetto clima che le sta prosciugando, una pressione che si aggiunge al consumo del suolo, all'inquinamento e alla caccia. Sono gli ecosistemi più a rischio del pianeta: in Europa è scomparso il 90% solo nell'ultimo secolo. Dei circa 3 milioni di ettari originari, all'inizio del ventesimo secolo ne restavano meno della metà, 1.300.000 ettari.  In Italia il colpo finale è stato dato tra l'800 e il 900 (lago del Fucino, bonifiche delle paludi pontine, tanto decantate da Goethe nel suo Viaggio in Italia, le zone umide ferraresi).
Per arrestare il ritmo di questa perdita e far conoscere l'enorme valore delle zone umide il WWF ha lanciato la nuova campagna One Million Ponds che punta a ricostruire quel sistema linfatico prezioso fatto di laghi, stagni, pozze, fontanili, torbiere e acquitrini, una gamma variegata di habitat tra terra e acqua, 15 dei quali rari e tutelati dalla Direttiva europea “Habitat”, fondamentale per proteggere la nostra biodiversità. L’occasione è la Giornata Mondiale delle Zone Umide che si celebra il 2 febbraio.
La campagna è rivolta a soci, volontari, esperti e cittadini per favorire un’adeguata conoscenza di questi ambienti preziosi, sensibilizzare sulla loro importanza, e la loro tutela. Si inizierà con un censimento di tutti quei piccoli specchi d’acqua dove sono presenti piante e animali palustri.
Per partecipare basta compilare la scheda on line sulla pagina della campagna >>
Ma non solo. Il WWF chiede anche di realizzare piccoli stagni “Fai da te”. Sulla pagina della campagna infatti sono tutte le indicazioni per creare un habitat ideale per rane, libellule e ninfee nel giardino di casa o nel cortile della scuola.

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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente

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