Dall’inizio dello scorso anno ad oggi il Ministero dell'Ambiente
si è costituito parte civile in 45 processi penali. I procedimenti riguardano reati contro l'ambiente di diversa gravità, la maggior parte dei quali legati alla gestione, al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti, e sono celebrati in diverse zone d'Italia: venticinque sono in città del sud, dieci al centro e altrettanti al nord. E' quanto si legge nella relazione sul contenzioso in ambito penale redatta dall’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell'Ambiente.
"Questi dati – afferma
il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – sono il segnale di un impegno determinato del ministero contro gli inquinatori e a fianco dei cittadini onesti. Ora, con i reati di inquinamento e disastro ambientale all’interno del codice penale, oltre che con l'introduzione di una specifica aggravante ambientale applicabile agli altri delitti – aggiunge – abbiamo gli strumenti per perseguire in maniera più efficace la criminalità che fa scempio dell’ambiente, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea”.
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