Favini e Barilla hanno dato vita a
Cartacrusca, la prima carta nata dalla crusca non più utilizzabile per il consumo alimentare.
Favini, grazie all’esperienza di
Crush, l’innovativa gamma di carte ecologiche realizzate con scarti di lavorazioni agro-industriali, che in poco più di un anno ha registrato un successo senza precedenti in tutto il mondo, si è dimostrata il partner ideale di Barilla che, da tempo, cercava di valorizzare i propri sottoprodotti, in modo particolare
la crusca.
La Ricerca & Sviluppo di Barilla e di Favini hanno lavorato fianco a fianco per selezionare il residuo più adatto, purificandolo e micronizzandolo per renderlo compatibile
con il tessuto fibroso della carta.
Nasce così Cartacrusca, la carta di Barilla la cui materia prima è venuta alla luce in un luogo straordinario: quello dei mulini Barilla.
La frazione di crusca, derivante dalla macinazione del grano, che non è più utilizzabile per l’alimentazione, invece di essere abbandonata, viene accompagnata in un nuovo viaggio, in cartiera. Per realizzare la carta ecologica, Favini sostituisce il 17% di
cellulosa proveniente da albero con la crusca e grazie alle tecniche di perfezionamento, l’azienda è riuscita a rinobilitare la crusca in una straordinaria materia prima per la produzione di carta di pregio.
Sono state realizzate
due grammature: 250 gr, ideale per cartoncini, copertine, shopper e cartelline e 100 gr, perfetta per notebook, fogli lettera e pubblicazioni.
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