“Siamo di fronte a un momento epocale. Dopo 30 anni oggi chiudiamo Malagrotta, la discarica più grande d'Europa.” Con queste parole il sindaco
Ignazio Marino ha dato comunicazione in conferenza stampa dell’avvenuta chiusura del sito di conferimento dei rifiuti della Capitale, attivo da oltre trent’anni.
“Abbiamo lavorato in silenzio ogni giorno per portare i rifiuti anche fuori regione. -
ha proseguito il Sindaco - E su questo voglio essere fermo: la discarica già esistente e attiva di Falcognana non sarà il sito dove porteremo i rifiuti ma un luogo residuale da utilizzare solo in situazioni di grave emergenza. Emergenza a cui noi non vogliamo arrivare, perché come detto da sempre, il nostro obiettivo è una differenziata vera e radicale in ogni quartiere”.
La conferenza stampa è stata tenuta congiuntamente con il presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti che ha sottolineato come ”questo traguardo è stato possibile grazie alla collaborazione interistituzionale e all'assunzione di responsabilità di Comune e Regione, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze".
"La chiusura di Malagrotta – ha proseguito - rappresenta un momento di discontinuità nella gestione del ciclo dei rifiuti, affinché non vengano più considerati come un problema ma come una risorsa".
"I costi dei conferimenti a Malagrotta erano circa 67 o 68 euro a tonnellata - ha spiegato l'assessore capitolino all'Ambiente
Estella Marino - mentre con i bandi aggiudicati il costo è di 115 euro a tonnellata. È evidente che c'è un aumento di costo, ma è pur vero che ai costi di questi impianti bisognerebbe aggiungere anche i costi ambientali, perché se è vero che in passato c'è stato un risparmio adesso bisognerà vedere quali saranno i costi che pagheremo in termini ambientali".
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