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Firmato accordo carbon footprint tra Bastia Umbra e Ministero Ambiente

Pubblicato il: 03/07/2013
Autore: Redazione ImpresaGreen
Sottoscritto un accordo volontario per progetti comuni finalizzati ad analizzare e ridurre l’impatto del comune sul clima e a realizzare un modello di amministrazione sostenibile.
Già da tempo impegnato sul fronte della sostenibilità, il Comune di Bastia Umbra (Perugia) ha deciso di fare un ulteriore salto di qualità avviando con il Ministero dell’Ambiente una collaborazione volta ad individuare, promuovere e valorizzare iniziative comuni che mirano ad analizzare e ridurre l’impatto sul clima derivante dai principali servizi offerti alla cittadinanza e dalla gestione del territorio comunale.
La collaborazione si concretizza nell’accordo volontario siglato ieri nella cittadina umbra dal Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente Corrado Clini, e dal Sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri, con l’obiettivo condiviso di favorire la sperimentazione e la messa a punto di metodologie ed esperienze replicabili nelle realtà comunali italiane. In sostanza, in tema di sostenibilità il Comune umbro sta lavorando “affinché sia data la massima continuità ed efficacia - spiega il sindaco - agli sforzi e agli impegni già assunti da questa amministrazione in linea con le politiche governative nell’ambito del Protocollo di Kyoto e del “Pacchetto Clima-Energia” dell’Unione Europea”.
Nel quadro di un programma di lavoro iniziale che avrà la durata di dodici mesi, le parti si impegnano per il calcolo dell’impronta di carbonio (carbon footprint) delle attività del Comune di Bastia Umbra e la relativa stima di gas serra prodotte, riferite ai principali servizi per la cittadinanza e alla gestione del territorio comunale, nell’ottica di una loro riduzione attraverso interventi economicamente efficienti.  
Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la propria “task force” per la valutazione dell’impronta ambientale dei sistemi e dei modelli di produzione e consumo, fornirà tutta la propria collaborazione istituzionale, sostenendo il Comune in tutte le attività. Ciò anche attraverso un riconoscimento dell’intero processo di “carbon footprinting” attuato, della relativa metodologia di calcolo applicata, oltre che dei relativi esiti conseguiti. L’impegno del Comune di Bastia Umbra a fianco del Ministero dell’Ambiente “è in linea con la nostra consolidata attenzione agli interventi orientati ad un corretto e possibile sviluppo sostenibile”, sottolinea il sindaco Ansideri.
Ne sono prova due importanti iniziative che nonostante l’attuale periodo di crisi prenderanno presto il via.
 Nella prima fase, allo scopo di quantificare la carbon footprint del Comune di Bastia Umbra, saranno calcolate le emissioni di carbonio derivanti dalla gestione del territorio comunale. Per procedere con l’inventario delle emissioni di GHG nei diversi settori, sarà messa a punto un’idonea metodologia sulla base delle procedure tecniche standardizzate e riconosciute a livello internazionale. La metodologia sarà applicata al Comune di Bastia Umbra con riferimento ai principali settori di competenza dell’Amministrazione collegati alla gestione del territorio e alle principali infrastrutture e servizi ad esso connessi.
Nella seconda fase, si procederà con l’individuazione di interventi tecnici atti a ridurre le emissioni di carbonio associate ai principali settori di competenza dell’amministrazione, collegati alla gestione del territorio ed alle principali infrastrutture e servizi ad esso connessi. Le misure comprenderanno anche l’adattamento del sistema amministrativo e gestionale del Comune agli obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio attraverso la creazione del sistema di gestione ambientale di carbon footprint, incentrato sulla minimizzazione delle emissioni.
Gli obiettivi di riduzione delle emissioni dovranno essere definiti sulla base di una realistica analisi costi/benefici che consenta di valutare la fattibilità e l’economicità dei possibili interventi. In una successiva fase, si proseguirà con l’individuazione delle modalità di neutralizzazione dell’impronta di carbonio: attraverso lo lo studio di possibili misure di compensazione o mitigazione delle emissioni di gas ad effetto serra che non è stato possibile o non sarà possibile abbattere in seguito agli interventi/misure individuati, realizzati e/o valorizzati nelle precedenti fasi.
Del programma di lavoro fanno parte anche la valorizzazione tecnica e politico-istituzionale delle procedure di calcolo della  carbon footprint e della sua  neutralizzazione, nell’ambito degli impegni di riduzione sottoscritti con il Protocollo di Kyoto, e studio delle modalità di comunicazione.

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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente

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