Il Parlamento Europeo, approvando una risoluzione sull'Ilva presentata dal presidente della commissione petizioni
Erminia Mazzoni, ha ribadito il principio di "
chi inquina paga" e chiede alla autorità italiane di garantire il recupero ambientale del sito con estrema urgenza, obbligando chi ha causato il danno a sostenere i costi di bonifica.
Si richiede un piano UE per aiutare l'intero settore, ma che sia compatibile con la salute e la sicurezza dei cittadini,
integrando gli obiettivi economici a quelli sociali e ambientali.
Il ruolo delle istituzioni pubbliche sarà fondamentale, soprattutto perché i deputati notano che "la privatizzazione dell'Ilva non ha determinato alcun miglioramento della sicurezza ambientale".
In un'altra risoluzione approvata dal Parlamento con 351 voti a favore,125 contrari e 34 astenuti i deputati chiedono alla Commissione di predisporre con urgenza il piano d'azione
in favore del settore siderurgico.
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