I membri della
Commissione Pesca del Parlamento europeo hanno votato oggi per porre fine alla pesca eccessiva entro il 2015 e per il recupero degli stock ittici entro il 2020. Si tratta di un passo importante per garantire la futura sostenibilità degli stock e la stabilità a lungo termine della
flotta da pesca dell'Unione europea.
La Commissione ha inoltre concordato di richiedere agli Stati membri di valutare ed eliminare la sovraccapacità di pesca e di fornire aiuti finanziari solo agli Stati membri o agli operatori che rispettano le regole sulla pesca.
"La Commissione Pesca del Parlamento europeo ha votato la fine di 30 anni di mala gestione della pesca - hanno dichiarato
Serena Maso di OCEAN2012 e
Sebastiano Venneri, responsabile mare di
Legambiente - e ha chiesto ai ministri europei della pesca non ignorare i pareri scientifici nel fissare i limiti di cattura e per ripristinare gli stock ittici. Ora guardiamo alla seduta plenaria del Parlamento europeo e ai ministri della pesca per garantire il risultato di oggi venga confermato”.
“Sul voto di oggi – hanno aggiunto
Maso e Venneri - ha influito anche la pressione esercitata dalle comunità locali per bocca dei sindaci che hanno lanciato un appello nei giorni scorsi. Alla voce dei primi cittadini di Lampedusa, Pollica e Mazara del Vallo si sono presto affiancate quelle di tanti altri sindaci, da Senigallia a Porto Palo, da Manfredonia a Cetara, a Sciacca che hanno difeso con vigore le ragioni delle marinerie italiane costrette a un percorso di declino che le nuove misure proveranno ad invertire”.
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