Nessuna colonna di fumo nero salirà più dai campi di
Calimera, paese nella campagna del salentino in Puglia. I contadini, infatti non bruceranno più all'aperto gli scarti di potatura degli
ulivi, la coltura più diffusa nella zona, creando inquinamento, ma ne ricaveranno un reddito vendendole all'azienda agricola, la
Fiusis. Che le brucerà sì, ma non all'aperto. Bensì in un
impianto di cogenerazione per ottenerne energia elettrica e termica.
Ha ottenuto la quadratura del cerchio
Uniconfort che, con la sua caldaia, scalda un'azienda che ottiene così forti risparmi e offre un reddito alle decine di coltivatori che in precedenza eliminavano i loro scarti bruciandoli o pagando per i loro smaltimento.
L'impianto, in funzione dall'ottobre scorso, è in grado di produrre
1 MW di energia elettrica e 4 MW di energia termica ogni ora. L'energia pulita prodotta viene venduta all'
Enel che la immette nella cittadina di Calimera con una tariffa incentivante.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Copernicus: aprile 2025 il secondo più caldo a...
Maggio all’Isola d’Elba: natura, conoscenza e...
Università di Pisa: i pesci sbadigliano… e si...
Indice del clima 2025 del Sole 24 Ore: Bari...
Le foreste di pino nero fuori dal loro areale...
Scoprire l'Isola d'Elba tra natura e stelle:...