Evento fuori programma per l'apertura della settimana della moda Milanese con
attivisti di Greenpeace in azione nella
Galleria Vittorio Emanuele, per chiedere alle più importanti case di Alta moda di eliminare le sostanze chimiche pericolose dai propri vestiti.
Gli attivisti hanno calato un banner di 100 metri quadri dal soffitto della Galleria, sul quale sono raffigurati la top model russa
Eugenia Volodina e un giovane Re chiaramente oltraggiato dalla presenza di sostanze tossiche nei suoi vestiti.
"Abbiamo svelato l’incubo tossico che si nasconde dietro a questi abiti da sogno e chiediamo insieme a questo piccolo Re vestiti liberi da sostanze tossiche per ogni bambino del Pianeta. È arrivato il momento che i grandi marchi come Versace facciano quello che i consumatori e gli appassionati di moda di tutto il mondo stanno chiedendo: eliminare dalla propria filiera le sostanze chimiche pericolose. Valentino e Burberry lo hanno già fatto, cosa sta aspettando Versace?" dichiara
Chiara Campione, responsabile del progetto The Fashion Duel.
Pochi giorni fa Greenpeace International ha pubblicato
un nuovo rapporto che mostra come le stesse sostanze chimiche pericolose usate dai marchi di largo consumo sono impiegate anche dai brand del lusso – come Versace, Louis Vuitton e Dolce&Gabbana - per produrre capi di Alta moda per bambini.
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