Secondo i dati diffusi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il primo mese del 2023 apre con 128.301 immatricolazioni di autovetture nuove, ovvero il +19% rispetto alle 107.853 del pari mese 2022.
«Il 2022, che ha chiuso con quasi il meno 10% di immatricolazioni, ha mostrato nella seconda metà dell’anno segnali di recupero che vengono confermati anche con l’inizio del nuovo anno ma con una prospettiva in ombra per i veicoli elettrici, i cui volumi restano, infatti, estremamente bassi rispetto agli ambiziosi obiettivi europei al 2035. Il settore è in grande trasformazione e la riluttanza dei clienti, intensa come scarsa propensione a sostituire convintamente e massivamente i propri modelli endotermici con i BEV nonostante gli incentivi statali, suggeriscono di mantenere un approccio neutrale dal punto di vista della tecnologia impiegata per ridurre l’inquinamento in atmosfera e che, altresì, la formula dell’Ecobonus (nuovi fondi 2023 ma vecchie regole), va rivisitato nei requisiti di erogazione», dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.
«Sul fronte Ecobonus, infatti, oltre a constatare la veloce riduzione del plafond di risorse destinato alla fascia emissiva 61-135 g/km di CO2 (residuo disponibile pari al 16%) e il blando utilizzo dei fondi per le auto elettriche (3,3%), le plug-in (2,9%) e i veicoli commerciali (1,3%), proponiamo», aggiunge De Stefani «con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica e lo svecchiamento del parco circolante, di rivedere i numerosi paletti normativi che ne limitano l’impiego, ripristinare la possibilità, come già avvenuto fino al 2022, di completare le prenotazioni entro 270 giorni (anziché 180) e rendere di nuovo disponibili i consistenti avanzi di risorse dello scorso anno».
«Infine, il piano previsto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per aumentare, entro i prossimi tre anni, di oltre 21mila il numero delle stazioni di ricarica veloce e ultraveloce per i veicoli elettrici rispettivamente nei centri urbani e lungo le superstrade, grazie all’impiego dei fondi del PNRR, è un’ottima notizia. Auspichiamo – conclude De Stefani - che tutti gli iter amministrativi e i passaggi funzionali all’esecuzione di tali investimenti in infrastrutture possano essere realizzati al più presto e senza ritardi, come invece accade per l’erogazione dei contributi per acquisto e installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici in ambito domestico (DPCM 4 agosto 2022) e quelli per le imprese e professionisti (DM 25 agosto 2021) che restano al palo».
Analizzando i canali di vendita, il comparto dei privati è in crescita (+9,9% e q.d.m. 62,1%), le società archiviano il mese a +11,5% (quota al 14%), mentre il noleggio segna un cospicuo incremento del +59,1% (quota 23,9%), supportato soprattutto dal lungo termine (+66,6%).
Sul lato delle alimentazioni, si evidenzia la flessione delle BEV (-8,6%) con una quota che scende al di sotto del 3%; vanno meglio le plug-in (+10,1%) con quota al 4,7% e le ibride elettrificate (+25%) con una quota al 36,7%. Benzina, diesel e GPL registrano rispettivamente +16,2% (rappresentatività al 26,6%), +20% (quota 18,8%) e +30,6% (quota 10,3%). Il metano ha un abbattimento del -79,4% e quota irrilevante.
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