Nel 2025, la Carinzia ha ottenuto numerosi riconoscimenti culianari da parte delle Guide gastronomiche più influenti d’Europa, la Guida Michelin, che quest'anno fa brillare per la prima volta la Carinzia con le sue stelle e la Gault&Millau con i suoi cappelli.
Sono quattro, infatti, i ristoranti carinziani premiati con il riconoscimento di 1 Stella Michelin, tra cui il "Genießerhotel Die Forelle" sul Weissensee con lo chef Hannes Müller e il "Gourmetrestaurant Hubert Wallner" a Maria Wörth dell’omonimo chef, che da tempo delizia i gourmet con le sue creazioni culinarie dai sapori decisi.
Hannes Müller, d’altro canto, è stato anche premiato come "Miglior Chef dell'Anno" dalla Gault&Millau, grazie al suo approccio innovativo nella gastronomia di alto livello con la sua Berg-See.Kulinarik (cucina di montagna e di lago) e la sua filosofia culinaria sostenibile senza compromessi, premiata anche con la stella verde Michelin. È già il secondo carinziano, dopo Hubert Wallner, a ricevere questo riconoscimento.
Gault&Millau, invece, ha premiato il Moritz, nel sud della Carinzia, come ristorante con un'atmosfera particolare, il Mountain Resort Feuerberg come "Hotel dell'Anno" e ha assegnato all'"Hotel zum Weißensee" il “Future Award” per la particolare consapevolezza riguardo l'origine degli alimenti, la tradizione regionale, la qualità e l'ospitalità.
Stelle verdi
5 ristoranti in Carinzia hanno ricevuto una stella verde per la sostenibilità. La Green Star della Guida Michelin incoraggia e premia i ristoranti all’avanguardia che si fanno carico delle conseguenze etiche e ambientali della loro attività e che lavorano con produttori e fornitori “sostenibili” per evitare sprechi e ridurre, o addirittura azzerare, la plastica e altri materiali non riciclabili dalla loro filiera. Oltre al già citato “Die Forelle” sul Weissensee, merita una menzione per aver meritato la Green Star il “Restaurant Bärenwirt” ad Hermagor, con ai fornelli chef Manuel Ressi.
L’alta cucina carinziana ha forti radici nel territorio a sud dell’Austria
Le stelle verdi, le stelle già note e i vari riconoscimenti sono la prova che la Carinzia, con la filosofia di Slow Food e il suo approccio sostenibile alla cucina, è al passo con i tempi e con le tendenze in fatto di gusti in cucina.
Tuttavia, non va dimenticato che il suo successo in ambito culinario affonda le radici nella tradizione. La cucina autentica, come il "Mostbraten" di Lavanttal, la trota di lago carinziana, conosciuta come "Kärntner Laxn", il caviale di salmerino, il "Ritschert", uno stufato speziato, i popolari "Kasnudeln", la "Frigga", una frittata di speck e formaggio della Gailtal o il dolce "Reindling" con cannella e zucchero, fanno parte del background degli attuali e premiati chef austriaci.
Inoltre, i prodotti di alta qualità degli agricoltori, grazie anche alla capacità di valorizzarli nei piatti da parte degli chef di alto livello, creano una nuova consapevolezza nella scelta di prodotti regionali e stagionali e, di conseguenza, nel rispetto del clima.
La cucina alpino-adriatica carinziana ha il suo punto di forza nella creatività e nell'artigianalità, che si riflettono in piatti autentici e inconfondibili, frutto della commistione tra Slovenia, Italia e Austria.
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