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L’estate fresca di Lana in Alto Adige tra corsi d’acqua, piscine, cascate, fiumi, rogge e torrenti

Pubblicato il: 27/06/2024
Autore: Redazione GreenCity
Lana, insieme ai paesi limitrofi di Cermes, Pavicolo, Postal, Monte San Vigilio, Foiana e Gargazzone, si trova in una zona soleggiata dell’Alto Adige in cui la flora mediterranea si unisce e confonde con quella alpina, grazie al clima favorevole creato dalla barriera naturale del Gruppo di Tessa, che impedisce al gelo del nord di penetrare.

Il territorio di Lana e dintorni, tra le sue meravigliose caratteristiche naturali, annovera anche quella di essere ricco di corsi d’acqua, l’elemento che più di ogni altro simboleggia la vita. Grazie a ciò la vegetazione cresce florida, l’aria è fresca e pura e rinfrescarsi dal caldo è sempre a possibile.
Due dei canali di irrigazione della fitta rete nella Val d’Adige, percorribili grazie a dei sentieri che li costeggiano, attraversano la regione di Lana: i Waalwege, sentieri facili che un tempo servivano per controllare il regolare afflusso d’acqua e per effettuare lavori di manutenzione, senza dislivelli importanti e per questo molto apprezzati dalle famiglie anche con bambini piccoli. Poter bagnare i piedi durante una sosta, o giocare con l’acqua in sicurezza, in quanto la profondità dei Waale è di qualche decina di centimetri, è un vero divertimento per i bambini, ma anche per i più grandi. Il Waalweg di Marlengo/Cermes, lungo 12 chilometri (circa 3 h di percorrenza) a 450 metri di quota, parte da Lana e arriva fino alla Chiusa di Tel, passando per i paesi di Cermes, Marlengo e Foresta; il sentiero della roggia (che scorre sotterranea) di Brandis unisce Lana di Sopra a Lana di Sotto e si estende tra castagneti, vigneti e meleti. È una passeggiata pianeggiante della durata di circa 40 minuti (2,5 km).

La Gola di Lana è uno dei posti più affascinanti di questo territorio. Dal centro del paese si passa in pochi minuti di cammino ad un panorama selvaggio fatto di boschi, pareti rocciose, ma soprattutto di torrenti e piccole cascate che in estate rinfrescano l’aria e con il loro rumore rendono la passeggiata più avventurosa. In corrispondenza del torrente Valsura nel centro di Lana, inoltre, sono stati costruiti dei terrazzamenti in cui è possibile sedersi a prendere il sole e respirare l’aria fresca sprigionata dall’acqua che scorre rapida verso l’Adige.

A proposito di cascate, il territorio di Regione Lana è ricco anche di quelle. La cascata Brandis si trova alla fine del Waalweg omonimo. Ai suoi piedi, si trova anche una romantica panchina in cui sedersi ad ammirare lo spettacolo e ad ascoltare il fragore dell’acqua, che incessantemente e con impeto raggiunge il suolo dopo un salto di circa 10 metri.

Un’altra cascata del territorio di Lana e dintorni è quella nei pressi della Torre Kröll, a Gargazzone, sul pendio del Monzoccolo. È un luogo particolarmente suggestivo, anche per la presenza dell’antica torre medievale, che serviva al controllo dei confini di un tempo. La Torre Kröll è il simbolo dello stemma di Gargazzone. È il Rio Eschio che forma la cascata della Torre, che scende per 7 livelli da un’altezza di circa 45 metri. Per assistere a questo affascinante spettacolo bisogna percorrere un sentiero stretto, ma ben assicurato.

Un altro luogo d’acqua davvero interessante, anche per la sua storia, è il Biotopo Valsura di Lana, un’area di 32 ettari attorno al delta del fiume Valsura, dove hanno trovato rifugio ben oltre 230 specie di uccelli, tra cui 50 da cova, anfibi, colubridi, pesci e insetti acquatici, nonché numerose piante rare. In origine questa zona era molto più estesa; fino alla metà del XX secolo misurava infatti oltre 100 ettari ed era un paradiso naturale composto da laghetti, boschi ripariali e torbiere che offrivano ripari sicuri ad una straordinaria varietà di specie animali. Alla fine del boom economico degli anni ‘60, questa parte di territorio divenne un biotopo in parte accessibile, in cui vale la pena fermarsi per ascoltare lo spettacolo musicale offerto dalle molte specie di uccelli e dalle rane che popolano la zona.

La montagna di Lana, Monte San Vigilio, nasconde un inestimabile tesoro. Dalle sue profondità, infatti, sgorga una limpida acqua leggermente radioattiva che, all’epoca della captazione, veniva impiegata per approvvigionare i masi, le case per la villeggiatura e i ristoranti di Monte San Vigilio. Negli anni ’60, quando le ricerche confermarono le sue eccellenti qualità minerali, vennero costruite lunghe tubazioni dirette a Merano, dove, ancora oggi viene imbottigliata e commercializzata da Aquaeforst Srl – Meraner Mineralwasser, un’azienda che fa capo alla rinomata Birra FORST.
Inoltre, su Monte San Vigilio, si trova il bellissimo lago Nero vicino al ristorante Seespitz, dove d’estate si può pescare, previo permesso giornaliero o licenza statale, e d’inverno giocare a curling o pattinare.

A Gargazzone nel 2010 è stata realizzata la piscina naturale pubblica, una struttura innovativa ed ecologica che rinuncia completamente a un sistema chimico di depurazione delle acque. Tutto il progetto è all’insegna della sostenibilità ambientale, compreso l’impianto di riscaldamento a pannelli solari per l’acqua delle docce. Oltre alla piscina c’è anche un’area di rigenerazione vegetale con piante che garantiscono la depurazione naturale delle acque. La piscina Naturale di Gargazzone è il posto ideale per fare un fresco bagno rigenerante senza paura di irritazioni causate da sostanze chimiche, soprattutto per le pelli delicate dei bambini.



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Categorie: Green Life

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